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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Nuovo ospedale, Scarpa: «Rimane prioritario capire cosa fare del Polichirurgico attuale»

L’intervento di Federico Scarpa, presidente del Co.Sil ed ex componente Comitato Gestione USL

«Nuovo Ospedale. La scelta della location, dopo due anni di dibattito anche acceso e giustamente pubblico, appare ancora lontana. Eppure tutti propongono soluzioni, si fanno avanti ipotesi. Ma la questione vera, che sta attorno alla costruzione del nuovo ospedale, è che può cambiare il volto della città, modificare percorsi, valorizzare o penalizzare, promuovere o bocciare, integrare città e provincia o creare un distacco; fare gli interessi di tutti i cittadini o di qualcuno in particolare, come spesso accade.

In tutto questo “dibattito” che è sul tavolo del Sindaco e del Consiglio Comunale, attirano l’attenzione di molti piacentini (e non solo) i continui semi-diktat o prese di posizione da parte del direttore Baldino e del governatore Bonaccini. E’ evidente che la sanità pubblica è una questione regionale come indirizzo e come opzione (prima Piacenza poi Cesena, per esempio), non certo come i lavori pubblici comunali o come la logistica. Come pure sembrano fuori luogo le assicurazioni che Baldino continua a dare pubblicamente, sulla fattibilità del nuovo ospedale. Competenza che reputiamo esclusivamente politica, comunale e in una ottica di riordino-indirizzo della città e dintorni per i prossimi 30 anni. Ai piacentini, sono e saranno sempre di interesse primario una sanità locale di qualità abbinata ad una veloce accessibilità alle strutture, agevole fruibilità e, non ultima, la sicurezza. In questo contesto preoccupa anche l’ottimismo enunciato dal Sindaco. Vogliamo credere che sia più una rassicurazione che una scelta già presa.

E poi ci sono costi diversi per le tasche dei piacentini, in funzione di dove si farà. Anche il corpo medico, e qualche personaggio più pubblico che sanitario in particolare, continuano a martellare sulla stampa locale il bisogno di un nuovo nosocomio, ma dove, come, quanto, perché, non viene mai dato sapere. Forse una saggia proposta della gestione operativa della sanità dei piacentini per le diverse generazioni presenti, sarebbe di aiuto vero.

Noi non vogliamo entrare nel merito scientifico, sanitario, curativo e gestionale dal momento che dovrebbe essere la comunità medico-scientifica ad esprimersi in merito. A noi interessa (in previsione della scelta definitiva di novembre) chiedere al Sindaco come, perché, da chi, con quali vantaggi e quali utilità si siano fatte avanti altre proposte da privati, quando l’offerta di spazi e luoghi è già ampia e trasparente? Anche gli “sconti” ipotizzati di cessione di aree non ci convincono.  Siamo altrettanto perplessi e dubbiosi, sulla definizione del bando che sarà presentato da Comune + Regione, sia nella formulazione sia nei contenuti.

Apparentemente si apre a ulteriore soluzioni ma si può finire per restringere il campo a priori. I paletti, a nostro parere, hanno sempre un senso unico.  Dovremmo avere molta fiducia nel tavolo tecnico allestito alla bisogna, anche se noi siamo sempre stati e sempre saremo pro Pertite. Non si può contrabbandare per qualche voto elettorale un progetto così ampio, così importante per almeno tre generazioni, così impattante sulla città. Non è come realizzare un parcheggio, o spostare l’autostazione o rifare la Caorsana. Per questo siamo con le antenne sempre puntate, perché siamo pronti ad intervenire in qualunque sede per ricorrere contro atti amministrativi, anche politici, che possono apparire scorretti o poco trasparenti. Ma non era prioritario capire cosa fare del Polichirurgico? Va bene a tutti l’ipotesi di Confindustria? Ricordiamoci che il Tar di Parma e molto vicino».

Federico Scarpa

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