Nuovo ospedale, si attende da tempo lo studio di pre-fattibilità dell’Ausl
Trespidi (Liberi) incalza: «Doveva essere presentato entro il 31 gennaio, non si è ancora visto». Il sindaco Barbieri: «Fermo in Regione da gennaio, non ci è ancora arrivato un parere da Bologna. Speriamo di riparlarne a fine mese con l’Ausl»
«Vediamo il progetto, poi facciamo il bando di evidenza pubblica per le aree: avevamo deciso così». L’Ausl di Piacenza si era impegnata a presentare un progetto di fattibilità entro il 31 gennaio. Oggi siamo all’11 marzo e non lo abbiamo visto». Massimo Trespidi, consigliere comunale del gruppo “Liberi”, incalza nuovamente sui tempi del nuovo ospedale, che stanno riscontrando innumerevoli ritardi sulla tabella di marcia, più volte ritoccata. «Forse occorre tirare le fila del discorso – commenta Trespidi - e chiedere all’Ausl di rispettare l’impegno che si era presa. Sappiamo che ci sono le Elezioni Regionali in autunno, sarebbe buona cosa, su questa partita, che ragionassimo in una prospettiva più a lungo termine. Riuniamoci attorno a un tavolo ed aggiorniamo la situazione».
«Se vogliamo fissare una data sull’ospedale – ha prontamente risposto il sindaco Patrizia Barbieri -, proporrei già da adesso il 27 marzo come possibile incontro, compatibilmente con gli impegni del direttore generale Ausl Luca Baldino. Sono cambiate le dimensioni richieste dall’Ausl per il nuovo ospedale. Prima servivano 120mila metri quadrati, poi ben 160mila: è cambiata la dimensione richiesta dall’azienda sanitaria. L’intero territorio comunale intanto è stato mappato e monitorato per avere più elementi sulla possibile scelta dell’area giusta per il nuovo ospedale». Il sindaco ha informato che neanche l’Amministrazione comunale ha potuto ancora visionare lo studio di prefattibilità redatto dall’Ausl: il progetto è fermo in Regione. «È stato consegnato – ha concluso il primo cittadino - a fine gennaio a Bologna e la Regione non ha ancora fornito un suo parere. Li abbiamo sollecitati, spero che l’incontro di fine marzo sia il momento giusto per sapere».