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Nuovo ospedale, Tarasconi e Molinari: «Basta indugi, è tempo di individuare l’area»

Molinari e Tarasconi (Pd) al sindaco Barbieri: «Basta temporeggiare. È solo dopo aver individuato l’area su cui costruire che la Regione potrà fare una valutazione precisa sotto il profilo economico»

«Sul nuovo ospedale urge fare chiarezza». Lo affermano i consiglieri regionali Pd Katia Tarasconi e Gian Luigi Molinari che avevano già chiesto di evitare indugi, decidere quindi di aderire alla proposta di investimento da parte della Regione per la realizzazione di un nuovo nosocomio in città e, di conseguenza, individuare l’area su cui costruire, «condizione imprescindibile per fare una valutazione economica definitiva sul progetto».

«Così ha fatto il sindaco di Cesena, tirandosi addosso molte critiche, ma lo ha fatto perché era convinto che quella fosse una decisione giusta per la sua comunità e oggi raccoglie i frutti di quella scelta», affermano i consiglieri dem. La Regione ha infatti proposto di investire su due strutture, una a Piacenza e l’altra a Cesena. «Una decisione che appare sensata se la struttura sanitaria non è più funzionale alle attuali esigenze di cura. Inoltre, il nuovo ospedale - puntualizzano - non sarà pronto e operativo tra un anno, ma tra otto o dieci anni. Si tratta quindi di una scelta lungimirante di cui i piacentini beneficeranno in futuro».

«Per questo motivo – ci permettiamo di dirlo – è cosa nota che sia il Sindaco il responsabile della salute dei suoi cittadini. È probabilmente il tema su cui, in primis, ha il dovere di mobilitarsi”.  Secondo Tarasconi e Molinari, il Primo cittadino dovrebbe quindi farsi capofila di questa iniziativa, “dal momento che non può farlo certo la Regione: la responsabilità di assumere il ruolo di guida resta sempre in mano a chi dirige la comunità. Non è un caso che la convenzione sia stata firmata da Demanio, Ausl, Regione e Comune».

«Restiamo fermi sull’idea che sarebbe assurdo perdere un’opportunità così grande non solo per il Comune di Piacenza, ma per tutto il territorio dell’intera provincia. Se, legittimamente, emergeranno altre alternative possibili - tra queste il consigliere Foti (Fd’I) oggi ha sostenuto l’ipotesi dell’area di proprietà dell’Opera Pia - riteniamo che sia assolutamente opportuno segnalare queste idee all’Ausl per verificarne la sostenibilità e consentire di avere di fronte ogni possibile soluzione».

«Nel corso degli incontri che abbiamo promosso con il mondo della sanità piacentina – ricordano - tutti si sono espressi in modo favorevole; soprattutto i medici, che vivono la struttura quotidianamente, sono stati i primi a sostenere che la costruzione di un nuovo ospedale fosse una scelta necessaria. Quanto a quello vecchio – torniamo a dire – concordiamo sulla necessità di affiancare ad ogni ipotesi di futuro ospedale una seria valutazione sulla riqualificazione degli spazi attualmente ipotizzati; proposte su cui, però, il Comune di Piacenza lavori attivamente con Azienda sanitaria e Regione e non resti in attesa passiva di proposte».

Tarasconi e Molinari hanno infine ribadito la totale disponibilità a collaborare in modo bipartisan: «davanti a un tema così importante, siamo pronti come sempre al confronto costruttivo purchè si ottenga il risultato migliore per la nostra comunità. Se si darà troppo spazio a tatticismi politici, facendo prevalere il timore di assumersi la responsabilità delle decisioni, territori più coesi e più determinati sorpasseranno Piacenza nel sostenere questo investimento. E sarà l’ennesima occasione persa».

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