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Occupazioni abusive, Fi: «Da Roma arrivino norme chiare e severe e un segnale forte»

Pizzelli: «Nei prossimi giorni scriverò ai nostri referenti politici in Parlamento per sollecitare la formulazione di un quadro normativo che ponga fine a episodi come quello di Roma»

«Occorre, una volta per tutte, una legge chiara e severa che ponga fine alle occupazioni abusive. Nei prossimi giorni scriverò ai nostri referenti politici in Parlamento per sollecitare la formulazione di un quadro normativo che ponga fine a episodi come quello di Roma». Con questo auspicio Paola Pizzelli, coordinatrice provinciale Seniores di Forza Italia, interviene in merito a un fatto di cronaca che ha tenuto banco nei giorni scorsi su giornali e sui social media: la vicenda di Ennio Di Lalla, pensionato romano 86enne che si è visto l'appartamento occupato da una donna rom mentre era uscito per una visita medica.

L'uomo ha potuto fare rientro nella propria abitazione nel quartiere Don Bosco - nel municipio VII della Capitale - soltanto dopo circa un mese di tempo e solo grazie all'intervento dei carabinieri della stazione di Roma Cinecittà. Una volta tornato nel pieno possesso della propria casa, però, l'86enne ha trovato una situazione drammatica (tanto da avere un malore): l'occupante, nel periodo trascorso nell'appartamento, aveva fatto danni per migliaia di euro senza contare la spazzatura disseminata nelle stanze e tutti gli oggetti e i beni rubati e fatti sparire.

«L'aspetto incredibile di tutta questa faccenda – sottolinea Pizzelli – è che il pensionato ha dovuto attendere settimane perché la forza pubblica potesse intervenire a ripristinare un suo legittimo diritto. Questo avviene perché le norme in materia non prevedono la possibilità di uno sgombero immediato e tanto meno dell'addebito dei danni a chi li ha effettivamente causati, tanto che adesso a dover pagare quelli subiti dal signor Di Lalla saranno, nemmeno a dirlo, i cittadini romani. Stavolta è toccato a loro mettere mano al portafogli ma domani un caso del genere può capitare in ogni Comune d'Italia, Fiorenzuola inclusa, come ben sappiamo».

Il riferimento di Pizzelli è ad un episodio simile avvenuto nell'agosto del 2017 quando fu necessaria l'irruzione dei carabinieri per sgomberare una villetta occupata da un gruppo di abusivi a Fiorenzuola di proprietà di un’ultranovantenne ricoverata da qualche anno in una struttura socio-sanitaria. Si trattava della seconda occupazione, nel giro di pochi mesi, nella medesima abitazione e fu poi necessario murare porte e finestre per porre fine ai bivacchi che anche in quel caso avevano portato danneggiamenti e devastazioni alla proprietà.

«Siamo arrivati al paradosso che lo Stato di diritto garantisce più tutele a chi commette questo odioso reato rispetto a chi lo subisce - è l'amara constatazione di Pizzelli - aggiungendo al danno la beffa. Per generazioni di cittadini italiani la casa ha rappresentato e rappresenta tutt'ora il luogo degli affetti, il rifugio per se stessi e per i propri cari, un sogno realizzato con una vita di lavoro e di sacrifici. La burocrazia, il proliferare di tasse balzelli e questi tristi episodi stanno distruggendo anche questa ultima certezza per tante famiglie. È ora che lo Stato ponga fine a questa pericolosa deriva sociale e dia un segnale forte a milioni di italiani stanchi di questo malcostume diffuso».

Gabriele Girometta aggiunge: «Il nostro Presidente Silvio Berlusconi ha deciso che Forza Italia debba dedicare la massima attenzione ai cittadini che sono avanti con l’età e per questo motivo ha dato grande responsabilità a tutto il partito e ha fortemente voluto che ripartisse il movimento dei Seniores che di quelle problematiche si devono occupare. Stiamo cercando, insieme a Paola Pizzelli, di individuare in ogni Comune un referente e a tutte le elezioni amministrative, anche le ultime di ottobre, abbiamo candidato un esponente dei Seniores per meglio tutelare i diritti di questa fascia di cittadini. I risultati arriveranno anche grazie all’impegno di queste persone passando anche attraverso l’individuazione di un figura di un Garante per gli anziani che è già stato approvato in Comuni come Fiorenzuola e Cortemaggiore».

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