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«Oltre al candidato servono contenuti e proposte per risolvere i tanti problemi della città»

«Al netto di tutte le polemiche dei giorni scorsi e del susseguirsi di caotici comunicati del centrodestra, credo che sia giusto ristabilire le priorità e prendere coscienza del vero interesse dei piacentini che, oltre alla scelta di un candidato sindaco credibile, è soprattutto quello di elaborare seri contenuti e proposte che possano risolvere le molteplici problematiche emerse dopo cinque anni di amministrazione della città da parte del centrosinistra». Scrive in una nota Gloria Zanardi, esponente di Forza Italia. 

«Prima di tutto, la questione sicurezza e la necessità di approntare degli strumenti efficienti volti ad assicurare ai piacentini la propria libertà, sia all'interno che all'esterno della propria abitazione.  Incremento delle forze dell'ordine nei quartieri critici della città, sensibilizzazione ed informazione capillare per arginare il fenomeno delle truffe ai danni degli anziani, installazione di un superiore numero di telecamere che fungano anche da deterrente per i malintenzionati, ordinanze più stringenti per sconfiggere i comportamenti al limite della legalità ma a rischio di degenero. Tutelare l'incolumità del cittadino, il domicilio e combattere il degrado».

«In secondo luogo, il problema della viabilità. Oltre alla scelta viabilistica scellerata di inizio corso Vittorio Emanuele che è quotidianamente teatro di incidenti e ha comportato la diminuzione del 40% delle entrate degli esercizi commerciali che hanno sede in quella zona - continua - molti altri tratti non sono adeguatamente progettati per limitare il traffico e, soprattutto, risultano pericolosi sia per le auto, sia per i pedoni e i ciclisti; basti pensare all'incrocio di Via Dante-Via Damiani, Via Manfredi-Via Bianchi o Via Veneto.  Inoltre, occorre un piano di manutenzione costante dei parchi e dei marciapiedi  della città, forieri di numerosi sinistri».

«Infine, la valorizzazione del nostro territorio e, soprattutto, del patrimonio artistico, storico e culturale, non con manifestazioni, sicuramente rilevanti, ma occasionali, ma con una promozione costante dei tesori di Piacenza, della Via Francigena, dei monumenti di rilievo.  Credo che sia ora di focalizzarsi sui contenuti e le esigenze dei piacentini, scendere in piazza ad ascoltarli e studiare delle proposte concrete e condivise per migliorare la nostra città».

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