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Rivergaro, l’opposizione: «Il sindaco deve ridursi lo stipendio, lo dice la Corte dei conti»

L'opposizione: «Inadempienze e scarsa trasparenza del primo cittadino»

«La Corte dei Conti impone il taglio allo stipendio del sindaco Andrea Albasi. Inoltre il Consiglio Comunale non è ancora stato informato dei fatti, come invece era stato disposto dai Giudici mesi fa». Così l’opposizione di Rivergaro - formata dai consiglieri Giampaolo Maloberti, Ivano Zangrandi, Michele Maschi e Marina Romanini - si scaglia contro l’Amministrazione Comunale, rilevando «le inadempienze e la scarsa trasparenza del primo cittadino». «Sulla decisione della Corte dei Conti di ridurre il compenso del sindaco Albasi, pagato dai contribuenti - interviene il gruppo “Noi per Rivergaro” - avrebbero pesato alcune inadempienze della segretaria comunale, legate a inesattezze amministrative. Esatto, proprio quella segretaria comunale a cui il sindaco ha concesso un premio di risultato di 7.800 euro circa - soldi dei rivergaresi -. La sequenza delle mirabolanti imprese che il sindaco mette a segno nel palazzo comunale si fa sempre più ricca. Peccato che ci siano di mezzo gli interessi degli abitanti di Rivergaro». «Ma veniamo ai fatti. Nel 2020 i Giudici della Corte dei Conti hanno “tirato le orecchie” al sindaco Albasi ben due volte: la prima in giugno e la seconda a inizio dicembre. Le sentenze riguardano le irregolarità nel rendiconto finanziario del 2017 e la mancata pubblicazione della relazione di fine mandato 2014-2019 del sindaco Albasi». Continua la nota.

«Molto alla chetichella, nei giorni scorsi è comparso sulla home page del sito del Comune, un breve comunicato con il quale il sindaco, senza fare alcun riferimento al decreto sanzionatorio del Tribunale, giustifica l’errore come una semplice dimenticanza dovuta al numero insufficiente di dipendenti della segreteria che, all’epoca dei fatti, erano impegnati con le consultazioni elettorali. Motivazioni alquanto inverosimili - la risposta dell’opposizione -. Gli obblighi dell’Amministrazione non possono venire dopo la campagna elettorale del sindaco. Inoltre, ricordiamo che in ottobre scorso il sindaco dichiarava che non c’era bisogno di nuove assunzioni e che tutto era sotto controllo e non solo: il mese scorso la Giunta, con sindaco presente, ha deliberato che non era prevista nessuna assunzione. Ora invece comunica ai Giudici che vuole addirittura assumere nuovo personale. Sembra che il Sindaco navighi a vista, a dimostrazione che dopo sette anni non sappia ancora tenere il timone». «Nei dispositivi del Tribunale si legge che vi è una carenza di programmazione e una conseguente irregolarità contabile. Inoltre, i Giudici lamentano l’azione dell’Amministrazione ha l’effetto di determinare la non corretta rappresentazione dei fenomeni contabili, facendo venire meno l’accessibilità informativa per il cittadino, che comprometterebbe il mandato elettorale ed il correlato giudizio democratico».

«Per quanto riguarda la relazione di fine mandato, è stato verificato che il Sindaco Albasi non l’aveva mai pubblicata, nonostante fosse obbligatorio farlo prima del periodo elettorale del 2019. I giudici sottolineano che il Sindaco era chiamato a dare conto della propria gestione amministrativa e finanziaria, al fine di favorire il controllo democratico dei cittadini, in occasione delle elezioni amministrative; la comunità locale, nell’esercitare consapevolmente il proprio diritto-dovere di voto, deve essere resa edotta della reale situazione finanziaria dell’ente, secondo le tempistiche previste dal Legislatore».

«I fatti contestati dalla Corte dei Conti, in definitiva, replicano esattamente ciò che i consiglieri di opposizione reclamano fin dall’inizio del mandato ovvero la scarsa trasparenza della maggioranza, la mancata osservanza di diversi obblighi, la miopia di programmazione e il superficiale controllo del bilancio comunale. I Consiglieri di minoranza proseguono “La maggioranza finora ha dichiarato che dall’opposizione partono solo falsità e illazioni. Ma ora che i Giudici di Bologna si sono espressi, il Sindaco avrà capito dove sta la verità? Non sembrerebbe. Anzi, pare proprio che l’argomento non gli interessi. Infatti, nonostante i Giudici gli abbiano imposto di informare il Consiglio circa gli avvenimenti, da mesi non ha fatto nulla in merito».

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