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Palmizio (Fi): «Vicini alla paralisi dei trasporti tra Emilia e Lombardia»

Il parlamentare e coordinatore regionale di Forza Italia interviene sulle difficoltà nei collegamenti tra le due regioni

L’onorevole Elio Massimo Palmizio (Forza Italia) presenta un’interrogazione al ministro dei trasporti Graziano Delrio sulla situazione viabilistica relativa ai collegamenti tra Lombardia ed Emilia-Romagna. Il quadro, alla luce di lavori di ristrutturazione e divieti, è allarmante. «È vero che rivendichiamo maggiori autonomie regionali – spiega Palmizio - ma non certamente il blocco dei collegamenti tra Emilia e Lombardia. Purtroppo da alcuni mesi la situazione è diventata molto complicata, noi tutti auspicavamo che il Governo sapesse far fronte a questa emergenza ma così non sembra essere, per questo ho deciso di coinvolgere direttamente il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti depositando nei giorni scorsi una interrogazione parlamentare. Ho evidenziato che la zona di raccordo su strada tra Emilia – Romagna e Lombardia  si srotola attraverso numerosi ponti sul Po, specie nella zona del Piacentino e della Bassa Parmense e Bassa Cremonese; i ponti sul Po versano da tempo in condizioni strutturali e di manutenzione pessime, motivo per cui durante gli ultimi sopralluoghi si è decisa la chiusura totale o parziale della maggior parte di essi.

La situazione che si è creata per il traffico veicolare e commerciale è estremamente critica e l’area  coinvolta, anello di raccordo fondamentale del traffico nonché area logistica strategica per il flusso commerciale fra la Lombardia e l'Emilia-Romagna, è prossima alla paralisi; l’attuale regime di transito rischia di compromettere seriamente l'andamento della produzione industriale e la già flebile ripresa economica delle aziende emiliane e lombarde, tanto più che si prevedono tempi lunghi ed incerti, interventi costosi e disagi sempre maggiori per la circolazione. E se da un lato la sicurezza e l’incolumità pubblica sono priorità assolute, è altrettanto importante proporre adeguati percorsi alternativi che limitino al minimo i disagi al trasporto durante gli interventi di manutenzione. Ho quindi chiesto al Ministro se  sia a conoscenza delle situazione di grave emergenza e disagio descritta e come intenda intervenire, con gli strumenti di competenza e di concerto con sindaci ed amministrazioni locali, al fine di assicurare immediatamente il rapido ripristino, l'operatività e l’efficienza della zona e scongiurare l'aggravarsi dei disagi per le popolazioni dei territori interessati».

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