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Papamarenghi: «Ad Alta Val Tidone premiato l’impegno sul territorio e non i giochetti»

La segreteria provinciale di Forza Italia esprime soddisfazione per l’elezione di Malchiodi a Ferriere e Albertini ad Alta Val Tidone e fa i complimenti anche al candidato sindaco Baroni a Castelvetro

Forza Italia provinciale, per voce del suo segretario provinciale Jonathan Papamarenghi, esprime soddisfazione per la rielezione del sindaco di Ferriere Giovanni Malchiodi: «il buon lavoro che ha svolto con la sua squadra, a maggioranza azzurra, ha giustamente trovato riscontro nel consenso degli elettori. I complimenti vanno anche a Paola Baroni e ad una squadra valida e coesa che ha affrontato una sfida difficile contro un sindaco uscente. Spiace non vederli alla guida dell’amministrazione di Castelvetro ma il lavoro fatto sarà la base per un’attiva minoranza nell’interesse della comunità e per allargare e consolidare un gruppo che possa guardare a prospettive future».

«Altro discorso per il comune dell’Alta Val Tidone: la prima fusione di comuni della provincia di Piacenza, esattamente come avvenne un anno fa per il Comune di Piacenza, potrà avere una rappresentanza azzurra in Amministrazione esclusivamente perché la Segreteria Provinciale di Forza Italia - attenendosi, tra l’altro, ai compiti e alle facoltà previste da Statuto - ha scelto di ascoltare gli esponenti storici del partito ed il territorio anche quando il Coordinamento Regionale, ed amici vari, ha deciso di cambiare linea rispetto agli accordi precedentemente presi. Il candidato, sostenuto, oltre che da FdI e Liberali Piacentini, dai militanti storici di Forza Italia e tenacemente dalla Segreteria Provinciale del Partito, a quanto pare -e come era più che evidente a chi conosce il territorio- ha anche la stragrande maggioranza dei consensi dei cittadini.

Questo alla faccia di chi, fino all’ultimo, insisteva nel raccontare che il segretario provinciale era isolato nel sostenere il nostro storico sindaco Franco Albertini. Si, isolato... assieme al 58,14% dei votanti, e in democrazia, per fortuna, sono i cittadini che scelgono e lo fanno, come in questo caso, premiando il radicamento e l’impegno sul territorio, non i giochetti, le simpatie, le scaramucce o l’interesse esclusivamente personale che non dovrebbero appartenere al dibattito politico».

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