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Papamarenghi: «Bonaccini, la sua visione di Piacenza non ci convince per nulla»

L’intervento del coordinatore provincial di Forza Italia sulla visita del 6 marzo della giunta regionale

«Solamente tre mesi fa – spiega Jonathan Papamarenghi -  la nostra provincia ha dichiarato, con il 64 % di astensione dal voto alle regionali, disaffezione per una politica distante nei fatti. È un segnale forte che deve portare a più coinvolgimento da parte dei decisori e ad una collaborazione e concertazione consapevoli, con i territori.

La speranza nell’incontro con la Giunta Regionale a Piacenza c’era, ma è stata ampiamente disattesa confermando i timori che si trattasse di un’inconcludente passerella.

L’incontro con i Sindaci, ascoltati a campione e per 4/5 minuti “di cortesia”, e stato fatto allontanando la stampa alla quale girare un resoconto, guidato a piacimento, attraverso gli abili addetti stampa regionali; le tantissime richieste che ne sono emerse non hanno avuto quasi nessun riscontro nell’intervento fiume del Governatore che col suo comizio di 45 minuti ha, però, fatto emergere chiaramente due elementi, entrambi molto allarmanti per Piacenza.

Uno: Il Presidente del nostro territorio ha ben poca consapevolezza, come lo stesso ha letteralmente urlato incalzato da alcuni sindaci che aspettavano le risposte non date, ricordando che “non può sapere tutto” ma doveva bastare ai presenti “l’avvento” della Giunta a Piacenza. Due: la visione Bolognacentrica, sottesa in tutti i progetti che ha in programma, porterà ad un certo maggiore impoverimento del nostro territorio.

Ben sappiamo che Piacenza è porta dell’Emilia, ma la vediamo senza uscere, abbandonata dalla politica regionale che in concreto non ha saputo neanche cogliere per noi l’opportunità EXPO –lo dicono i fatti prima delle parole -. Sull’intervento della Regione nelle politiche strategiche per San Damiano, nessun impegno.

In merito al potenziamento dei treni per Milano a favore dei pendolari ancor prima che di EXPO, l’invito pilatesco a sollecitare la Lombardia (non dovrebbe occuparsene in primis la regione di partenza?). Le potenzialità del nostro territorio, con le quali ieri il Governatore si è riempito la bocca, restano parole mentre le risorse per garantire una viabilità decorosa che non arrivano a fronte del dissesto idrogeologico, pesano sui territorio lasciandoli in situazione di non ritorno. Il sistema sanitario, che non contemplerebbe secondo i presidenziali proclami soppressioni di servizi, lo misuriamo negativamente nel quotidiano prima ancora che dai giornali provandolo sulla pelle dei nostri territori, con servizi sanitari che sene vanno in nome di non si sa quale riorganizzazione e l’idea di un’area vasta che ci renderebbe ininfluenti nei nuovi carrozzoni.

Il risultato e le prospettive, d’altra parte in linea con le politiche a cui ci ha abituato la Regione,  sono di un territorio sempre più svuotato di potere decisionale tutto a discapito di Piacenza, e dei carrozzoni che tanto piacciono a chi ci governa ma che fagociteranno la nostra provincia rendendola davvero ultima periferia Bolognese. Caro Presidente, se questo è “l’unicum istituzionale” a cui prometti di portare la nostra Regione, francamente, a Piacenza non piace per nulla».

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