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Politica

«Nessun banchetto o evento politico accanto alla pietra d’inciampo per Richetti»

Papamarenghi: «Il suo negozio lontano alcuni metri dal monumento, installato proprio dove solitamente si ospitano i banchetti elettorali»

Dopo che Salvatore Scafuto (Pd) ha lodato l’iniziativa della pietra d’inciampo in ricordo di Enrico Richetti, la prima a Piacenza, posizionata in via XX Settembre lo scorso 14 ottobre, all’ingresso della galleria San Francesco, il centrodestra ha sollevato una questione. L’iter era partito ai tempi della Giunta Barbieri, con l’assessore Jonathan Papamarenghi, che però ha lasciato un appunto nei confronti dei successori. «Il monumento va preservato con un vincolo di tutela - ha detto in aula l’attuale consigliere della civica Barbieri - altrimenti un tecnico o operatore potrebbe decidere di ricollocarlo altrove, in futuro. L’Amministrazione, però, non ha attivato la pratica per preservare questo simbolo».

Dubbi da parte di Papamarenghi anche sull’esatto posizionamento della pietra d'inciampo. «Il negozio di macchine da scrivere di Richetti, in realtà, era una decina di metri più avanti dal luogo scelto dal Comune per il monumento, verso piazza Cavalli, dove attualmente si trova la libreria Feltrinelli. Inoltre è stata installata proprio dove solitamente vengono ospitati i banchetti elettorali durante le campagne. Questi andrebbero allora trasferiti da un’altra parte, per rispettare la pietra». Papamarenghi ha quindi invitato l’Amministrazione a verificare il vincolo dell’area e a prendere provvedimenti formali per evitare autorizzazioni su quella postazione per iniziative politiche ed elettorali. 

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