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Venerdì, 19 Aprile 2024
I nuovi ingressi

«Una scelta di coerenza tornare a casa, nel Pd»

Parte la campagna di tesseramento dei "dem". Tra i primi a sottoscrivere la tessera l'assessore Groppelli, Infantino, Anelli e Fornasari (Pc Coraggiosa) ma anche Gazzola (ex Idv)

È partita dai Giardini Merluzzo la campagna di tesseramento 2023 del Partito Democratico di Piacenza, attività che proseguirà con i banchetti e anche sui social. L’obiettivo è superare le 300 tessere cittadine di un anno fa. Si punta sull’entusiasmo che ha generato l’elezione a segretaria di Elly Schlein, che nella nostra provincia ha raccolto buoni consensi alle primarie aperte, ma goduto di pochi appoggi da parte dei dirigenti locali, divisi tra la piacentina Paola De Micheli e il presidente della Regione Stefano Bonaccini.

«Si percepiscono le energie nuove per il partito – ha osservato Renza Malchiodi, segretaria cittadina - le primarie hanno visto una partecipazione alta. Non è un’operazione facile unire “vecchi” e “nuovi”, ma a Piacenza l'abbiamo già svolta l'anno scorso per la vittoria di Tarasconi. Abbiamo una valutazione molto negativa del Governo Meloni, utilizzeremo questa fase all’opposizione per costruire una alternativa valida e credibile». Anche i Giovani Democratici guidati da Andrea Capellini si daranno da fare per il tesseramento: «Vogliamo cercare di avvicinare i giovani al Pd».

Il primo ingresso importante è quello di un assessore della Giunta Tarasconi, Serena Groppelli, tra i fondatori di “Piacenza Coraggiosa”, la forza più a sinistra nella coalizione vittoriosa alle ultime Comunali. «Bisogna ritrovare l'orgoglio di fare politica - ha detto l'esponente della Giunta, tra le prime persone in Emilia a credere nella figura di Schlein - stando a contatto con le persone. È un dovere farlo noi dirigenti in primis. Siamo un po' tornati a casa, saremmo stati incoerenti se non ci fossimo tesserati in questa fase».

«Un ritorno a casa anche per me - ha detto il portavoce di Pc Coraggiosa, Alessandro Fornasari – un iscritto per molti anni che poi, a livello nazionale, non si riconosceva più nel partito. Questa è però l'unica casa possibile per una sinistra progressista. Tre anni fa con Groppelli abbiamo sposato la causa di Schlein e di Emilia-Romagna Coraggiosa. Questa del tesseramento ora non è più un’azione coraggiosa, ma di coerenza».

Anche i consiglieri comunali di Pc Coraggiosa, Matteo Anelli e Boris Infantino, sono entrati tra i dem. «È la mia prima tessera dem – ha spiegato Infantino - appartengo alla schiera della sinistra radicale, quella del 3 per cento. Alle Politiche votavo a sinistra del Pd, ma speravo che vincesse il Pd. Poi, anziché criticarlo da fuori, ho pensato di sostenerlo da elettore e ora da iscritto. È un partito che rifugge dai personalismi, radicato nei territori, non di un leader solo. Il Pd non è di Schlein così come non lo era di Letta». Anche un ex Italia dei Valori come Luigi Gazzola, assessore ai tempi della Giunta Dosi, ha aderito ai dem.

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