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«Chi parla di cinque anni d'immobilismo non frequenta Piacenza»

La coalizione del centrodestra dovrebbe presentare quattro liste a sostegno di Barbieri, ma la porta per i Liberali è ancora aperta. Il sindaco: «Abbiamo lavorato sodo, stiamo intercettando molti fondi per il Pnrr». E risponde alle critiche del Pd

Fratelli d’Italia ha già ufficializzato e presentato la sua lista, la lista civica ha schierato già i suoi “assi” con Massimo Trespidi, Jonathan Papamarenghi e Federica Sgorbati capilista. Manca la Lega e la lista di Forza Italia (con Udc e Cambiamo con Toti, che dovrebbe avere come simbolo anche lo scudocrociato).

Dovrebbe essere, perciò, una coalizione di quattro liste quella del centrodestra a sostegno di Patrizia Barbieri. Dobbiamo aspettarci qualche novità? «Sino all’ultimo giorno del mandato – fa il punto della situazione il sindaco -  i Liberali Piacentini fanno parte della maggioranza. Non mi rifiuto di parlare con nessuno. A loro non ho mai chiuso la porta». Nel caso potrebbe quindi aggiungersi una quinta gamba al tavolo: per ora l'accordo è molto lontano e il tempo sta per scadere. 

In città intanto il “refrain” di questa campagna elettorale (“Il mio partito è Piacenza”) compare un po’ ovunque. «Ho scelto questo - aggiunge Barbieri - perché ho al centro dell’agenda politica la città, la comunità, le persone, il territorio».

«Il nostro programma elettorale cinque anni fa – precisa ancora il primo cittadino - presentava cose pratiche, come la manutenzione delle strade, ma abbiamo dato dimostrazione di avere una visione e un futuro per Piacenza, portando avanti grandi progettualità: il nuovo ospedale, l’ex ospedale militare, il recupero di Cascina San Savino».

I critici dell’Amministrazione si fanno sentire. Dal Partito Democratico e in particolare dalla deputata Paola De Micheli, sono arrivate considerazioni molto divergenti sul lavoro svolto negli ultimi cinque anni. La Giunta è stata tacciata di “immobilismo” dall'ex ministro. «Immobilismo? Forse – replica il sindaco - per uno che non viene mai a Piacenza… Se non la si conosce e non la si frequenta, uno lo può dire… Abbiamo asfaltato sia le strade che portato avanti i grandi progetti. Tutto questo durante un mandato composto da due anni ordinari - con un inizio pieno di acciacchi vista la vicenda dei furbetti del cartellino - e tre anni di gestione emergenziale della città. Si poteva fare di più, ma quello che si poteva fare lo abbiamo fatto».

Il primo cittadino ci tiene a rimarcare anche l’impegno nei confronti del Pnrr. «Stiamo intercettando tutti i fondi possibili. Ad esempio otteniamo 27 milioni di euro per il trasporto rapido di massa» (quella che in un primo momento era stata definita “metropolitana leggera”, nda). «Abbiamo lavorato veramente sodo – conclude il sindaco – in cinque anni di difficoltà inenarrabili. Ora mi ricandido con lo stesso entusiasmo del 2017».

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