«L'Unione della Bassa Valtrebbia-Valluretta è patrimonio concreto di competenze e professionalità»
Patrizia Calza, sindaco di Gragnano, è il nuovo presidente dell’Unione della Bassa Valtrebbia Valluretta. L'incarico le è stato conferito nel corso del consiglio del 7 febbraio: «Tutti i sindaci della nostra Unione vogliono portare avanti la sfida, rilanciandola»
Patrizia Calza, sindaco di Gragnano, è il nuovo presidente dell’Unione della Bassa Valtrebbia Valluretta. L'incarico le è stato conferito nel corso del consiglio del 7 febbraio. «Ringrazio - ha detto - i colleghi sindaci e tutti i consiglieri per la fiducia accordatami che spero di non deludere. La proposta è nata, come di consueto, da una discussione circoscritta ai primi cittadini con cui si collabora da anni, e con cui, anche in considerazione del fatto che non esistono criteri scritti nello statuto si valuta la scelta secondo le opportunità del momento».
«Accetto volentieri - spiega Calza -, anche perché ormai nella seconda parte del secondo mandato, posso fare affidamento sulla esperienza pregressa all’interno dell’Unione nella quale ho visto avvicendarsi e offrire il loro prezioso contributo i presidenti Lino Cignatta, Filippo Zangrandi e Raffaele Veneziani.
«Mi piace ricordare che l’Unione è un organismo di secondo livello e che la ratio sottesa alla sua costituzione consiste nell’esigenza di dare risposte migliori ai bisogni di determinati settori, proprio alla luce di quei valori dell’autonomia delle comunità e soprattutto della sussidiarietà che sono sanciti dalla Costituzione. Si parte dal presupposto cioè - dice - che certe funzioni, possono essere svolte meglio o più efficacemente unendo le forze, le competenze e le capacità. L’Italia è il Paese dei campanili e quindi quella dell’Unione per certi aspetti è una sfida, perché oltre a ostacoli burocratici e amministrativi, permangono delle resistenze culturali. Anche se dovrebbero essere di aiuto nel superarle le difficoltà in cui vediamo muoversi i Comuni che hanno scelto di non unirsi o che ne sono usciti».
«Tutti i sindaci della nostra Unione vogliono portare avanti la sfida, rilanciandola. Si tratta di una sfida che comunque ci ha già consentito di costruire un patrimonio, sicuramente più noto a noi che all’esterno, ma comunque un patrimonio concreto sia in termini di competenze si di professionalità, dalla polizia locale, alla protezione civile, all’informatica alle politiche giovanili. Ciò grazie alla generosità dei Comuni più grandi nei confronti dei più piccoli ma anche agli sforzi di questi ultimi che hanno messo a disposizione di tutti competenze tecniche davvero eccellenti. Vogliamo andare avanti con slancio e vincere questa sfida e stiamo già lavorando in questa direzione forti anche di “quel coraggio dell’immaginazione ” che il Papa ha recentemente richiamato incontrando i sindaci e senza il quale davvero sia questo incarico che in generale quell’incarico che i cittadini han conferito a Sindaci e amministratori rimarebbe sterile».