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PdL Valtidone-Valluretta: “Condanna dei fenomeni di corruzione e ripartire dal territorio e dai valori”

Si è riunito ieri sera il Coordinamento del PdL della Valtidone-Valluretta, un forum spontaneo che raccoglie i Segretari delle Sezioni Comunali insieme ad eletti e componenti del Direttivo Provinciale. Oltre al Coordinatore Matteo Lunni erano presenti Davide Coroli (Borgonovo), Paolo Balduini (Castelsangiovanni), Milena Buzzi e Ana Tanzi (Sarmato); Stefano Giorgi (Rottofreno), Stefanina Losi (Calendasco), Arrigo Maestri e Cristina Passerini (Agazzano), Daniele Razza (Nibbiano), Giovanna Marin (Caminata), Franco Albertini (Pecorara). Gli azzurri sono partiti da una riflessione sulla situazione nazionale, analizzando i casi che hanno popolato la stampa nelle ultime settimane: prendendo atto che si tratta di casi isolati e che non si può fare “di ogni erba un fascio”, hanno “Espresso netta condanna verso i comportamenti deviati di alcuni componenti del Partito, auspicando una presa di distanza verso di loro da parte dei vertici, che, per altro, c’è già stata”. Hanno, però, anche condiviso il fatto che “Vi sono tanti esempi positivi, che sono al maggior parte, e che sono riscontrabili in chi, sul territorio e a contatto della gente ogni giorno porta avanti la propria passione politica, come servizio e a proprie spese.” Ribadendo la necessità che il Partito valorizzi questi “esempi positivi”gli esponenti del PdL hanno rilevato la necessità di trovare tematiche forti e di mandare messaggi ai cittadini che facciano chiaramente comprendere qual è al linea politica del PdL: si è quindi deciso puntare sulle tematiche locali ma anche sui valori, che sono ciò che unisce il Partito e permettono di fare il salto di qualità rispetto all’ordinaria gestione politica”. “Come sempre nei momenti di crisi partiamo dalle certezze – ha chiosato Matteo Lunni – che sono i pilastri ideali e la gente che conosciamo e che sono i nostri sostenitori storici. Malgrado i repentini cambiamenti a livello nazionale non dobbiamo chiuderci in un angolo, laddove vorrebbe relegarci il pregiudizio degli avversari politici e dell’antipolitica, ma dobbiamo avere il coraggio ancora una volta di rimanere uniti e metterci la faccia, tornando all’attivismo in questa fase che ci prepara agli impegni elettorali e, nel caso di Piacenza, al referendum per il passaggio in Lombardia.”

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