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«Per contenere gli aumenti dei prezzi la Regione sospenda l’addizionale sul gas»

La richiesta di Saccardi (Misto) approvata dal Consiglio comunale. Rabuffi: «Le bollette stanno facendo venire il mal di cuore ai piacentini»

«È una situazione molto difficile, già nei giorni prima di Natale si è vista una riduzione dei consumi, soprattutto nel settore del commercio. La gente si lamenta, serve una prima iniziativa per sostenere l’economia locale». Mauro Saccardi, consigliere comunale del Gruppo Misto, ha presentato una risoluzione - approvata dal Consiglio comunale nel pomeriggio del 24 gennaio –Mauro Saccardi-6-2 per chiedere alla Regione Emilia-Romagna la sospensione dell’addizionale regionale sull’accisa sul gas naturale.

«Questa iniziativa, fatta partire dalla consigliera regionale Valentina Castaldini (Forza Italia), è per fronteggiare i rincari delle materie prime, in particolare il gas naturale. Gli oltre tre miliardi di euro stanziati dal Governo - ha ricordato in aula Saccardi - sono stati destinati al contenimento della bolletta delle famiglie e delle microimprese, allocando 2,5 miliardi di euro all'azzeramento degli oneri generali di sistema per il prossimo trimestre e 500 milioni circa al potenziamento dei bonus. A questo si è aggiunta una riduzione al 5% dell'Iva per le bollette gas»  

Però tutti stanno ritoccando i prezzi dei prodotti come pane, pasta, ad altri prodotti alimentari come carne, pesce, ortaggi e frutta fresca, a prodotti per la cura del corpo e della persona a prodotti per neonati come pannolini. «Dalle stime di associazioni di categoria e associazioni dei consumatori – rileva Saccardi - ogni famiglia si troverebbe a dover fronteggiare un aumento di spesa annuo di circa 1500 euro».

Per questo il rappresentante del Misto ha individuato un altro modo per contenere il rialzo. «L’addizionale regionale della Regione - è la motivazione della sua risoluzione - risulta tra quelle più alte a livello nazionale e circa il 30% delle regioni hanno già eliminato tale addizionale. In media il gettito di tale tributo in Emilia-Romagna in questo ultimo quadriennio è stato di oltre 80 milioni di euro, con una riduzione di 10 milioni con riferimento al 2020. La Lombardia, ad esempio, dal 2002 ha rinunciato a tale accisa».

D’accordo con la proposta il sindaco Patrizia Barbieri, che ha condiviso la richiesta di Saccardi, che verrà inoltrata così a Bologna. «Le bollette di novembre e dicembre stanno facendo venire il mal di cuore ai piacentini – ha detto Luigi Rabuffi (Pc in Comune) -. Abbiamo paura rispetto a quelle di gennaio e febbraio, che saranno ancora più care. La Regione ha il dovere di fare qualcosa».

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