Per una politica locale che non sia amministrazione condominiale
Cittadinanza, legalità e sicurezza: tre pilastri su cui indirizzare le emergie della politica di Piacenza. Riceviamo e pubblichiamo l'articolo di un lettore, consigliere di quartiere e insegnante di Latino
Ed è indispensabile che una forza di governo come il Pdl si attrezzi per tempo anche in sede locale a tale evenienza. Sarebbe bene che anche a cominciare dai Quartieri e dalle altre assemblee elettive, le funzioni proprie della politica fossero ben distinte da quelle di attività che poco hanno a che vedere con il ruolo che l'elezione conferisce.
Sarà più chiaro: il caso ad esempio, che i presidenti di Quartiere si occupino in quanto tali, nell'espletamento delle loro funzioni istituzionali, quasi esclusivamente di iniziative che confinano di più con attività di volontariato sociale e sanitario?
Possibile che non vi sia niente altro di lodevole, come ad esempio la creazione o la promozione di spazi non informatici e virtuali per i giovani, che siano davvero formativi? E poi, i grandi temi politici, che stanno per tornare di stringente attualità e che non possono essere lasciati in mano alle formazioni estremiste, come se occuparsi della cosa pubblica fosse solo la pur lodevole attenzione al vialetto da pulire quando nevica o all'aiuola da sistemare.
Non è politica, questa. Neanche locale. E non è certo così che si possono avvicinare i giovani alla politica! Questa è gestione di un'idea condominiale e rissosa di società che sta comunque volgendo al tramonto. I grandi temi politici, invece, ci investiranno sempre di più, data la loro portata mondiale. Credo che vi sarebbe invece da indirizzare le energie della politica a Piacenza su tre grandi questioni, tre pilastri che ci coinvolgeranno tutti in futuro.
La questione della Cittadinanza ad esempio, come gestirla, e come concederla, secondo il modello sociale promosso dalla nouvelle droite di Alain de Benoist e dalla politica del Presidente Sarkozy, dove sia prevista una reale formazione, integrazione e unione di cittadini liberi, nella Repubblica Italiana e nell'Unione Europea.
In tale quadro, in una società del merito, non contano il colore della pelle, la religione o l'origine geografica. Conta il fatto che sono italiani quelli che amano l'Italia. Così come sono piacentini quelli che amano Piacenza e la promuovono perchè è la loro Città;
- La Legalità, come imporla democraticamente e farne strumento di crescita per tutti i cittadini e le fasce sociali, perchè tutti si sentano organicamente parte di un Progetto;
- La Sicurezza percepita dai cittadini nel loro vivere quotidiano, come elemento psicologico indispensabile per la
creazione di un'atmosfera di fiducia nel futuro e nella vita.
Quello che mi preme sottolineare in questa sede è che la politica deve indirizzare, non gestire direttamente, se no diventa amministrazione condominiale: così il politico locale si assume la responsabilità giuridico - amministrativa dei propri funzionari e le cronache nazionali chiariscono fin troppo bene quanto la cosa possa essere rischiosa per la Democrazia e fonte di confusione per il Cittadino.
Piacenza, 08.01.2009
Prof. Dott. Francesco Letizia
Latino presso il COLOMBINI di Piacenza