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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il dibattito

Perini: «Alzare la voce su Pc Expo è come sparare sulla Croce Rossa»

Il vicesindaco: «Non si guardi solo ai conti, ma agli effetti economici e sociali sul territorio». Trespidi: «Il parcheggio serve, ma perché deve costruirlo il Comune?»

Questa volta è la realizzazione, da parte del Comune, di un parcheggio in dotazione ai padiglioni di Le Mose per scatenare, nuovamente, la foga di Massimo Trespidi (Civica Barbieri-Liberi) nei confronti della governance dell’ente fieristico di “Piacenza Expo”.

Nella prima variazione di bilancio dell’anno l’Amministrazione ha stanziato 300mila euro per ricavare nuovi posti in via Tirotti, in un’area di proprietà di Palazzo Mercanti. «Sia chiaro - ha detto il consigliere - i posti auto servono, il parcheggio va fatto. Ma i soldi per farlo la società li ha già. In pancia ha ancora 800mila euro che le sono stati dati e che non ha ancora speso per i suoi investimenti, rispetto al 1,8 milioni di euro di aumento di capitale. Lo faccia la società e non ci chieda altri 300mila euro. Non può sempre intervenire il Comune per ogni esigenza». Tesi sposata anche da Luigi Rabuffi (Alternativa per Piacenza): «Come mai il parcheggio a Pc Expo dobbiamo farlo noi? Era già nel piano degli investimenti della società».

«Il parcheggio di Pc Expo – ha invece commentato Boris Infantino (Pc Coraggiosa) - è un’opera non rilevante in una variazione del genere. Non si capisce la polemica. A noi interesse che l’ente fieristico sia attrattivo». Ha smorzato i toni anche Andrea Fossati, capogruppo Pd: «Giusto che il Comune si occupi del parcheggio di Piacenza Expo, se Geofluid chiede più dei 2400 parcheggi storici si deve fare il possibile». «Solo un paio di persone – è la difesa di Salvatore Scafuto (Pd) - si lamentano dell’andamento di Piacenza Expo, che negli anni ha fatto diversi investimenti».

Trespidi ha rincarato la dose. «La gestione di Piacenza Expo è fuori controllo. Cavalli rimane lì per una marchetta elettorale. Difendere questa posizione è scorretto, si dica la verità al Consiglio comunale. La perdita è di 895mila euro, non 445mila euro. Basta mistificare la realtà, basta con la politica che nega l’evidenzia. Se tenete lì Cavalli, fate in modo di tutelare l’interesse di questo Comune».

Massimo Trespidi-25

Anche il vicesindaco Marco Perini ha preso la parola. «Alzare la voce su Piacenza Expo - ha detto l’assessore al bilancio e alle partecipate - mi sembra come “sparare sulla Croce Rossa”. Si dice che la perdita è di oltre 800mila euro, perché non si sono fatti gli ammortamenti. Però è vero che il “decreto sostegni Ter” consentiva nel 2022 di non effettuarli e la società ha scelto questa strada.

Certe situazioni legate al Covid si sono riverberate anche nel 2022, come ad esempio lo slittamento di un anno del Geofluid, che tiene economicamente in piedi i conti. Le valutazioni su questa scelta contabile non le ha fatte solo Cavalli, ma anche un revisore dei conti. Non c’era la volontà di “abbellire il bilancio” per presentarlo ai soci». Il vicesindaco invita l’opposizione ad analizzare la situazione da un altro punto di vista. «Non mi limiterei ad una valutazione sui conti societari, ma anche agli effetti economici e sociali dell’ente sul territorio».

Trespidi ha voluto l’ultima parola: «Comunque non mi sento tutelato». Nelle prossime settimane il presidente di Piacenza Expo, Giuseppe Cavalli, sarà chiamato in commissione relazionarsi con i consiglieri.

Mario Spezia e Marco Perini-2

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