Reggi a Trenitalia: l'ultimo tentativo prima di fare causa
Reggi a Roma con il presidente Errani e l'assessore regionale ai trasporti Pera. Hanno incontrato l'amministratore delegato di Trenitalia, Moretti. L'ultimo incontro per tentare di far rispettare il contratto di servizio per i pendolari, diversamente, scatterà la causa civile
L'obiettivo dell'incontro è stato quello di sollecitare il rispetto degli obblighi contrattuali precedentemente assunti da Trenitalia, in merito all’avvio dell’Alta Velocità e riguardanti, in particolare, l’incremento dell’offerta di treni interregionali nella tratta Piacenza-Milano, con l’obiettivo di un cadenzamento a 30 minuti e tempi di percorrenza non superiori a 50 minuti.
A fronte delle richieste di chiarimento espresse dal primo cittadino di Piacenza e dai rappresentanti della Regione Emilia Romagna, Mauro Moretti ha risposto che gli accordi assunti nel 1994 non possono essere rispettati, a causa delle mutate condizioni del sistema di trasporto ferroviario.
Alla base dei disagi per i pendolari, sembra esserci un problema tecnico di Trenitalia |
A quanto pare, ci sarebbe un problema di natura tecnica alla base dei disagi che, soprattutto negli ultimi mesi, hanno esasperato i pendolari. “Un aspetto” ha dichiarato Reggi commentando il dato “che Trenitalia deve risolvere insieme alla Regione Lombardia, con la quale sono in corso intense trattative anche per quanto concerne l’approvazione del Contratto di servizio”.
Comunque sia, da parte dell'amministrazione piacentina non viene meno l'attenzione al problema. Reggi, infatti, invierà a Moretti la richiesta formale di mettere per iscritto gli impegni assunti, al fine di valutarne l’efficacia e l’effettività.
Nel contempo, anche la Regione Emilia Romagna porterà avanti questa istanza con gli amministratori della Lombardia, approfondendo un tema già affrontato degli incontri necessari alla preparazione dell’Expo 2015.
“L’incontro odierno – ha commentato il sindaco Reggi, ringraziando gli amministratori regionali per il loro prezioso sostegno – ha voluto essere, da parte nostra, l’estremo tentativo di proseguire responsabilmente nel confronto e nel dialogo con Trenitalia, prima di dare corso, come prevede il procedimento della diffida (scaduta da circa 10 giorni), a una causa civile nei confronti dell’azienda”.