Piacenza Coraggiosa nel Pd, Infantino: «Valutazioni in corso»
Il capogruppo Infantino: «Il "laboratorio" di Piacenza ora si è allargato anche a livello nazionale con la vittoria di Schlein, siamo stati dei precursori»
«Il gruppo consiliare di “Piacenza Coraggiosa” per ora rimane così come è, ma ci stiamo confrontando sul futuro». Così Boris Infantino, consigliere e capogruppo della forza più a sinistra della maggioranza che sostiene Katia Tarasconi, richiesto di un commento, parla del futuro, alla luce dell’ascesa alla segreteria nazionale del Partito Democratico di Elly Schlein.
L’ex vicepresidente della Regione era l’anima di “Emilia-Romagna Coraggiosa”, la lista progressista nata nel 2020 in vista delle Regionali, poi replicata in chiave locale alle ultime Comunali, con la lista “Piacenza Coraggiosa”. Ora Schlein ha fatto la tessera dem ed è diventata leader, dopo averla spuntata su Bonaccini. «Per il momento io e Matteo Anelli – spiega Infantino – rimaniamo in questo gruppo. Su un eventuale passaggio al Partito Democratico posso dire che se ne sta parlando, sono in corso valutazioni al nostro interno».
Infantino fa una riflessione al riguardo. «Ora le linee politiche delle due forze sono coincidenti». E a Piacenza? «A livello locale lo eravamo già, siamo stati dei precursori, Piacenza ha rappresentato un laboratorio politico, poi riproposto su scala nazionale con la vittoria di Schlein. Siamo una sinistra che ha a cuore certi temi, ma che si prende la responsabilità di governare e amministrare. Non siamo la sinistra dei “no”. A Piacenza non abbiamo particolari difficoltà, in otto mesi alla guida della città non ci sono mai state situazioni di imbarazzo o di compromesso, non c’è mai stato bisogno». Però Infantino confida che una decisione su un’eventuale passaggio suo e di Anelli al Pd verrà presa in tempi stretti. «Decideremo a breve, un mese o al massimo due. La “chiamata” ad iscriversi al Pd da parte di Schlein è stata chiara».
