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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Piacenza del futuro: ponte a 4 corsie sul Po, treni merci al Polo logistico

L'assessore alla Mobilità Carbone, l'altra sera alla Casa delle consulte, ha presentato il progetto "Piacenza territorio snodo". Ovvero, la città del Gotico fulcro italiano della viabilità, assieme ad altri 11 luoghi. Il futuro? Ponte a 4 corsie sull'A1 oltre il Po, e passante Nord-Ovest dell'A21

Come sarà la Piacenza del futuro? La sfera magica, forse, per interpretare il domani, già c'è. Si chiama "Piacenza territorio snodo". E' un grande progetto del ministero dei Trasporti per la realizzazione del Qsn (Quadro strategico nazionale). Un modo per superare le criticità sui grandi temi viabilistici, e far andar d'accordo Comuni, Regioni, Provinice. Spesso, infatti, un'opera perfetta per il contesto locale cozza contro l'interesse nazionale. Piacenza, dal 2008, è considerata una dei 12 «nodi» nazionali. Cioè un'eccellenza. Ma questo comporta delle responsabilità.

UN NUOVO PONTE A 4 CORSIE SUL PO - L'altra sera l'assessore comunale alla Mobilità Pierangelo Carbone (primo da destra in foto) ha parlato di questi temi alla Consulta "Ambiente e territorio". Con un piede e mezzo nel Psc, ha ipotizzato come la città si potrà trasformare. Qualche esempio? Il trasferimento «dell’hub merci della stazione» dalla locazione storica al polo logistico; la costruzione «di un nuovo ponte sull’A1 a quattro corsie», con la conseguente «declassificazione dell’attuale viadotto autostradale a strada statale» e l’edificazione del «nuovo passante» Nord-Ovest dell’A21, rimuovendo «il tratto urbano». In pratica, il traffico in città sarebbe dimezzato. Tutti i mezzi pesanti si sposterebbero su strade a scorrimento veloce.
  Il Po avrà un altro ponte a 4 corsie. E sarà più semplice arrivare dal Grande Fiume al cuore della città  

UNA «PROMENADE SUL PO»
- Quindi gomma e ferro. Non acqua? «Lavorare sulla logistica fluviale qui sarebbe complicato - spiega Carbone -, anche per tutte le attività retro-portuali: ferrovie e autostrade non sono vicine». La soluzione, perciò, sarebbe vedere il Po sempre più in chiave turistica: costruire una «promenade» sulla riva, abbellire i sentieri, creare un asse denso di servizi urbani tra il Grande Fiume e il centro storico, dritti dritti entro le Mura. Cuore storico, cuore naturale e cuore autostradale. La Piacenza del domani potrebbe essere così.

PER ORA SONO "FANTA-PROGETTI" - Ma tra il progettare e il fare c'è di mezzo il mare. Il progetto "Piacenza territorio snodo" è ancora sulle carte, e nei disegni tecnici del Politecnico e dell'amministrazione comunale. C'è di mezzo il Psc, oltre che la partita delle aree militari. In ogni modo, se volete darci un'occhiata, in rete ci sono le slide dettagliate dell'iniziativa, sul blog omonimo "Piacenza territorio snodo".
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