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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Piacenza non compresa tra gli aiuti, Barbieri riscrive a Conte. De Micheli: «La prossima settimana un altro decreto»

Non essendo nella zona rossa al momento nessuna misura economica per aiutare il territorio piacentino: insorgono Cgil, Cisl, Uil e il deputato Foti. Barbieri rimanda l’appello al premier. Il ministro De Micheli invita ad aspettare il prossimo decreto del Governo

Il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri scrive ancora una volta al premier Giuseppe Conte. La delusione del comune capoluogo è notevole: il territorio piacentino non è compreso nel decreto che il Governo ha emanato per andare incontro alle esigenze delle zone più colpite dall’emergenza sociale ed economica legata al Coronavirus. La "zona rossa" del Coronavirus – si sa – sono quei dieci comuni del lodigiano bloccati pesantemente da ordinanze e restrizioni. Tuttavia il capoluogo Piacenza dista a pochissimi chilometri di distanza da Codogno e Casalpusterlengo e ha vissuto più disagi, per fare un esempio, dello stesso capoluogo lombardo più prossimo, Lodi. L'economia piacentina è in una fase di stallo: imprese, ristorazione, uffici da una settimana non lavorano. Così il primo cittadino ha rimarcato per la seconda volta – dopo la lettera inviata il 26 febbraio scorso - al Governo Conte la necessità di applicare misure urgenti anche al Piacentino per far fronte alla difficile situazione. Paola De Micheli-29

«Il problema sanitario – fa sapere Barbieri nella lettera inviata a Roma – si accompagna ad una ormai insostenibile crisi economica che riguarda tutti i settori da una settimana. In attesa di misure l’intero sistema piacentino avrà pesantissime ricadute che si ripercuoteranno sull’intero Paese. Chiedo che la posizione di Piacenza venga rivalutata». La stessa posizione è stata invocata dal deputato di Fratelli d’Italia Tommaso Foti, che se l’è presa con il Governo per non aver inserito Piacenza nei territori da aiutare con urgenza. Perplessità anche da parte dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, che sottolineano gli enormi disagi registrati da imprese e lavoratori non solo piacentini, ma di tutta l’Emilia-Romagna, per la vicenda Coronavirus. Del Governo Conte fa parte il ministro dei trasporti, la piacentina Paola De Micheli, che prova a rassicurare, annunciando che la posizione del nostro territorio locale verrà ricompresa in un secondo decreto, in programma la prossima settimana. «Nel primo Decreto economico del Governo - rileva il ministro - approvato ieri sera, abbiamo previsto misure economiche per i territori più colpiti dall'emergenza Coronavirus. Abbiamo introdotto la cassa integrazione in deroga per i lavoratori rimasti senza lavoro nelle regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Nel secondo Decreto in fase di preparazione, che verrà approvato venerdì prossimo, saranno presenti ulteriori norme di sostegno all'economia dei territori. Quanto detto e scritto di diverso da questo semplicemente non è vero».

«Nel Decreto legge del Governo è previsto lo sblocco della cassa integrazione in deroga per l’Emilia-Romagna – è intervenuto anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini - per assicurare una risposta immediata alle prime necessità di imprese e lavoratori. A queste misure se ne aggiungeranno altre, tra una settimana, con un secondo provvedimento destinato ai comparti produttivi. Mercoledì, insieme ad una delegazione di presidenti di Regione, sarò a Roma per parlarne direttamente con il premier Conte, cui presenteremo le richieste e le proposte definite con tutte le parti sociali dell’Emilia-Romagna: accesso al credito, sospensione dei mutui per le imprese più colpite e misure di sostegno per i comparti più in difficoltà a partire da turismo, commercio, spettacolo».

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