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Piacenza Oltre: «Bisogna valorizzare il patrimonio architettonico esistente»

«Potrebbe essere opportuno inserire qualche vincolo in più per difendere un patrimonio. Basta con gli scempi e le lamentele tardive»

«La valorizzazione dell’esistente, anche in ottica di recupero degli ampi spazi dismessi che a Piacenza abbondano, è un tema di cui si sente parlare parecchio, soprattutto in campagna elettorale, perché rimanda a solleticanti suggestioni. Tutto bello e facile quando si parla di suggestioni, molto più complicato e pieno di trappole quando si cerca di calarlo nella realtà».

«Per Piacenza Oltre – la lista civica a sostegno della candidatura di Katia Tarasconi – è necessaria la volontà politica esplicita di proteggere quanto si ritiene parte di tale “patrimonio”. Facciamo riferimento alla controversa ristrutturazione dell’edificio di via Pace, assolutamente in contrasto con il circostante contesto e con le facciate di Piazza Duomo; il rivestimento delle facciate negli edifici del quartiere INA-Casa, che costituiscono uno dei migliori esempi di architettura organicista del nostro dopoguerra; la prevista demolizione di Case di Rocco a Sant’Antonio, e infine le continue minacce di edificabilità per gli orti di via Campesio».

«Dobbiamo chiederci  - continuano - se di nuova edificazione c’è davvero bisogno o se non sia opportuno inserire qualche vincolo in più per difendere un patrimonio che magari oggi molti non riescono a vedere come tale, ma che a un occhio più attento rivela il suo enorme potenziale anche sotto il profilo economico. Ciò che costituisce il patrimonio meritevole di essere trasmesso alle generazioni future non può essere frutto di fortunate circostanze, deve derivare da una decisione ragionata e consapevole, basata su criteri oggettivi individuati da competenze specifiche in materia e mediata con altre esigenze e fattori, tra cui lo sviluppo economico e una migliore qualità della vita. Basta con gli scempi e le lamentele tardive: è tempo di riprendere in mano il filo di questo fondamentale processo, che si è andato sfilacciando negli anni ma che Piacenza Oltre vuole riportare nel dibattito pubblico e nell’agenda politica della prossima amministrazione Comunale».

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