A quasi una settimana dalla ronda che ha scatenato il dibattito politico e scompigliato, anche se brevemente, l'ordine pubblico piacentino, parla Thomas Pagani, il coordinatore provinciale dei Giovani Padani che ha organizzato insieme alla Lega Nord la passeggiata di giovedì scorso.

Punta il dito contro la sinistra, Thomas Pagani, contro quella “decina di ragazzi comunisti che giovedì sera hanno espresso in maniera illegittima la loro opinione contro la sicurezza, causando addirittura il ferimento di un agente di polizia”.

La sicurezza è un bene comune o solo una parola da usare in campagna elettorale?

“E poi ci viene contestato il fatto di avere impegnato a vuoto le forze dell'ordine? Falso. Le forze dell'ordine erano presenti proprio per colpa loro, che hanno scagliato contro la sicurezza e contro la stessa polizia dei militanti comunisti mascherati. Voglio ricordare che quella di giovedì sera era la ventiseiesima "ronda" che tenevamo, e mai in precedenza vi è stato un impegno delle forze dell'ordine e mai un contuso!” continua Pagani nella sua nota ai giornali.

Già, perchè la sicurezza “è un bene comune, oppure è solo una bella parola da usare in campagna elettorale?”. Lancia la domanda, il giovane rappresentante leghista, in un momento in cui Piacenza è alle prese con lo start della campagna per le prossime amministrative e si trascina ancora dietro lo strascico di dibattiti post-ronda.

Che poi, Massimo Polledri (Lega Nord) ha tenuto a ribadire: “ieri le chiamavamo ronde, domani le chiameremo ancora ronde, oggi possiamo definirle passeggiate”. Che però, sono “un valore aggiunto che noi vogliamo assolutamente tutelare”.