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Piano strutturale comunale, al via gli incontri per ascoltare i consigli dei cittadini

Gli incontri verranno calendarizzati a partire dal prossimo mese di aprile e si svilupperanno per circa due mesi. Dall'esito di tali confronti, e valutati i suggerimenti, si procederà con l'inoltro del piano in Giunta Comunale, alle Commissioni Consiliari e successivamente verrà proposta la sua adozione al Consiglio Comunale

L'Amministrazione comunale, facendo proprie le linee guida del documento preliminare del Psc (Piano strutturale comunale) approvato in sede di Conferenza di Pianificazione, pur avendo la facoltà di procedere direttamente  all'adozione di tali nuovi strumenti, ha deciso in considerazione della particolare importanza per la comunità piacentina dello strumento urbanistico in via di adozione, di aprire un confronto pubblico con le categorie economiche e sociali, le associazioni ed i cittadini, incentrato in particolare sulle norme attuative e sul Rue (Regolamento urbanistico edilizio).

Gli incontri verranno calendarizzati a partire dal prossimo mese di aprile e si svilupperanno per circa due mesi. Dall'esito di tali confronti, e valutati i suggerimenti, si procederà con l'inoltro del piano in Giunta Comunale, alle Commissioni Consiliari e successivamente verrà proposta la sua adozione al Consiglio Comunale.

A parlarne alla stampa, questo pomeriggio, il sindaco Paolo Dosi e l'assessore Silvio Bisotti. 
«Vogliamo chiarire con forza che il lavoro e l'attività portati avanti nel documento preliminare partito nel 2008 e chiusi con la conferenza di pianificazione, sono stati positivi e offrono un documento preliminare di grande interesse perché ha linee di indirizzo all'avanguardia per un territorio come il nostro, in una posizione di città snodo strategico. Accettiamo così le sfide importanti della modernità. Tutto si gioca sullo sviluppo sostenibile e la possibilità di lasciare ai nostri figli una città più vivibile per qualità della vita, salubrità e inquinamento di ogni genere».

«Non si tratta di cementificazione o consumo di suolo, ma invece di riqualificazione e rigenerazione di ciò che già è stato costruito. Con il completamento di aree già presenti nel Prg precedente e che ora possono essere terminate secondo le loro linee di sviluppo». 

«Stimiamo seimila appartamenti non utilizzati tra città e frazioni - dice Bisotti - offriamo una premialità a tutti quegli investitori che intendono investire nella riqualificazione di edifici esistenti. Uno sconto sugli oneri e altri strumenti che, compatibilmente con il bilancio e il patto di stabilità, cercheremo di mettere in campo per stimolare queste attività. Si potrebbe fare di più se ci fosse una politica nazionale di appoggio, che sarebbe benefica da un punto di vista occupazionale e ambientale in un settore che sta facendo molta fatica».

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