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Festa del Pd: «La giunta revochi la delibera»

Altre critiche provenienti dall'opposizione sulla vicenda Festa del Pd in piazza Cavalli. Lega Nord: «Non ci saremmo mai sognati di fare la festa sul selciato di Piazza Cavalli». Foti: «È la fiera dell’incompetenza»

Piovono ancora critiche sulla decisione del Comune di Piacenza di autorizzare la festa del Partito Democratico sul selciato di piazza Cavalli tra il 29 e il 2 settembre prossimo. Dopo gli appelli di Movimento 5 Stelle e Forza Italia, ora intervengono Fratelli d’Italia e Lega Nord. «Nessuno – afferma Tommaso Foti, consigliere comunale di Fratelli d’Italia - vuole impedire al Partito Democratico di fare festa: i tempi non sono dei migliori per i piacentini, ma dei gusti altrui non si discute. I suoi dirigenti però evitino scivoloni: una giunta facilona su tutto ed in tutto ha dato un’autorizzazione che alla stessa non compete. Non facciamone un caso estivo. Se Piazza Cavalli e aree limitrofe vengono impiegate per feste di partito, in assenza di uno specifico regolamento, rischiamo il caos. Almeno per quest’anno il Pd cambi idea».  «In un’interrogazione presentata con la consigliera Opizzi al sindaco Dosi, abbiamo evidenziato - continua la nota - come la delibera della giunta comunale sia irrituale ed illegittima. Alle feste di partito non può essere concesso patrocinio alcuno, come dispongono i criteri vigenti in materia, e - in ogni caso -  il patrocinio può essere concesso al richiedente dal dirigente della struttura di staff del Sindaco, non dalla giunta o dal sindaco. Quanto poi all’avere ricompreso nella collaborazione che la giunta comunale offre al Partito Democratico la concessione degli spazi dell’intera Piazza Cavalli, Piazzetta Pescheria e porticato di Palazzo Gotico - continua Foti - siamo davvero alla fiera dell’incompetenza. Come rileviamo nell’interrogazione, spetta al funzionario comunale ogni concessione in merito, compresa la quantificazione dell’onere preteso - e non alla Giunta comunale. Tuttavia, quest’ultima, si è ben guardata di preoccuparsi che sia richiesta agli organizzatori dell’iniziativa il versamento di un adeguato deposito cauzionale, minimamente preoccupandosi di tutelare il patrimonio comunale interessato dall’iniziativa, in parte vincolato. Il sindaco Dosi - conclude l’esponente di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale - convenga che insistere su una posizione indifendibile, non ha senso. Proponga alla Giunta di revocare la decisione assunta e s’impegni a portare in Consiglio Comunale uno specifico regolamento per l’utilizzo di Piazza Cavalli. Tra un comizio di un’ora ed una festa di quattro giorni, la differenza c’è: fare finta di non capirlo vuol dire soltanto andarsi a cercare delle grane».

Arriva anche la presa di posizione anche della segreteria provinciale della Lega Nord di Piacenza in merito alle polemiche inerenti alla festa del PD in Piazza Cavalli. «Ormai non ci si stupisce più di nulla. La nostra storica e bellissima piazza, dopo essere stata letteralmente "stuprata" con l'infelice cambio delle pietre ed il conseguente effetto scacchiera grazie alle decisioni della precedente giunta Reggi, ora si troverà ad ospitare una festa politica, ovviamente targata Partito Democratico. Noi non ci saremmo mai sognati di organizzare una festa di tipo politico sul selciato di Piazza Cavalli (e, nota a parte, dubitiamo che ci sarebbero mai stati rilasciati i permessi) in quanto la nostra piazza deve rappresentare la città e tutti i piacentini, rimanendo il simbolo super-partes di Piacenza senza essere sfruttata da una qualunque parte politica. Inoltre ci chiediamo cosa succederà se le pietre dovessero rimanere sporche a causa di sversamenti involontari nelle cucine o da parte di chi parteciperà alla festa. Vale la pena rischiare di rovinare la nostra stupenda piazza per una festa del PD?».

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