«Più difficile far sentire a Roma la voce dei territori e dei cittadini»
Referendum, i parlamentari della Lega Murelli e Pisani: «Ora serve una legge elettorale adeguata. Meno spazio per tanti settori dell’economia. Questo voto inciderà sui lavori di Camera e Senato. La democrazia scricchiola»
«Abbiamo sempre e coerentemente voluto, sostenuto e votato per la riduzione del numero dei parlamentari in tutti i passaggi previsti sia alla Camera che al Senato». E’ l’analisi dei parlamentari piacentini della Lega, Elena Murelli e Pietro Pisani, dopo l’esito del referendum sul taglio di deputati e senatori che vede prevalere in modo netto il sì. «Avendo avuto questo risultato senza una vera riforma elettorale, il lavoro del parlamentare - afferma Pisani - diventerà più caotico. Per i cittadini e i loro territori, ma anche per settori economici, organizzazioni e imprese sarà sempre più difficile parlare con i rappresentanti del popolo e far sentire a Roma la loro voce. Queste riforme fatte con il voto del 30% degli aventi diritto sono il segnale di una democrazia che sta scricchiolando». Secondo Murelli, «i lavori parlamentari saranno più complicati e il Parlamento sarà delegittimato. Se il M5s fosse coerente dovrebbe chiedere le elezioni, invece di puntare all’elezione del capo dello Stato. Parlano di contenere i costi, purtroppo è pronto un bando di assunzione di 300 funzionari che costeranno molto di più di quanto si risparmierà dal taglio dei parlamentari».