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Più oneri per chi costruisce sul nuovo, meno per chi rigenera. Via libera in Regione ai nuovi contributi

Dopo 20 anni e due sedute di Assemblea, l'Emilia-Romagna aggiorna gli oneri di urbanizzazione ancorandosi ai valori dell'Osservatorio del Mercato Immobiliare. Diverse le visioni nelle opposizioni: 5 stelle criticano il poco coraggio, le destre l'aumento di costi per le imprese. Confedilizia Piacenza contesta la decisione

Il Movimento 5 stelle ha parlato invece di "occasione persa" con Giulia Gibertoni che ha motivato la propria posizione specificando come "da questo atto ci si attendevano azioni concrete contro il consumo di suolo, ma si è fatto troppo poco. Si doveva intervenire con un coraggio maggiore. L’intero provvedimento ha un filo rosso: quello della volontà di non colpire i costruttori". Nota positiva, per la pentastellata, la distinzione che traccia l'atto amministrativo tra area esterna al territorio urbanizzato e area urbanizza ma, ribadisce: "Se si voleva combattere il consumo di suolo si poteva fare molto di più. E' un atto che arriva fuori tempo massimo".

Una discrasia tra opposizioni messa in evidenza da Massimo Iotti del Partito democratico: "Il Movimento 5 stelle e il centrodestra sono all'estremo opposto. I primi gridano allo scandalo per i 20 anni trascorsi dall'ultimo aggiornamento. Gli altri vorrebbero fermare tutto. Il provvedimento ha in seno un elemento che tutti i gruppi avevano condiviso: favorire gli interventi di rigenerazione penalizzando quelli che consumano nuovo suolo. E così fa. Gibertoni proponga nuovi parametri invece di fermarsi allo slogan. Mentre ricordo a Tagliaferri- ha continuato Iotti- che il parametro Omi è stilato dall'Agenzia delle entrate: lo ha definito ideologico e se anche l'Agenzia delle entrate è considerata ideologica, non so più dove appellarmi. Quelli scelti sono i valori più aggiornati che ci sono. Danno la dimensione della diversità dei territori". E ha concluso aggiungendo: "Criticate, ma dimenticate sempre di dire che gli stessi Comuni possono abbassare di una classe quella degli immobili e ridurre i valori del 20%".

Uno scambio, quello tra Tagliaferri e Iotti, che è andato in scena anche oggi, durante la nuova seduta dedicata all’argomento. Il consigliere di Fratelli d’Italia ha continuato a definire il provvedimento “illegittimo” mentre il democratico lo ha invitato a “fare ricorso”. Il consigliere di Fratelli d’Italia ha anche evocato imminenti ricorsi al Tar da parte di soggetti interessati, prefigurando possibili profili di danno erariale a carico della Regione, dato che, a suo avviso, il provvedimento disattende le norme nazionali.

Dai banchi della Lega è stato invece Matteo Rancan a criticare il modo con cui il Pd ha trattato la questione pregiudiziale sollevata da Tagliaferri: "Nei fatti non siete entrati nel merito della pregiudiziale. La disparità di vedute tra centrodestra e Cinque stelle sono le fette di salame messe sugli occhi dal Pd per coprire l'imbarazzo su questo provvedimento che regna all'interno di quel partito. Siamo fermamente contrai e pensiamo che questo atto sia da bocciare in toto". Idee ribadite da Massimiliano Pompignoli (Lega) per il quale “la legge, così come è strutturata, è illegittima e si rischia di andare ad affossare ancora di più un settore in crisi da dieci anni”.

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