Il progetto del Comune di Piacenza relativo alla riqualificazione dei Giardini Margherita, aderente la scorsa primavera al bando ministeriale per intercettare un milione e 600mila euro di fondi Pnrr dedicati, è risultato ammissibile (410° posto) ma ben lontano dall’ultimo posto utile per ottenere il finanziamento nella macro-area Centro Nord (115° posto). Il progetto non finanziato - a detta del precedente assessore Paolo Mancioppi - non sarebbe stato «solo di riqualificazione, ma di vera e propria rivoluzione di una delle principali porte turistiche della nostra città, destinato a cambiare volto allo scorcio urbano che dà il benvenuto ai pendolari e ai visitatori in arrivo alla stazione ferroviaria di Piacenza», grazie alla «realizzazione di servizi in grado di migliorare l’accoglienza dei visitatori, ad esempio una caffetteria, le aule didattiche o un bookshop», ma anche l’attivazione di una rete wi-fi gratuita e la creazione di frutteti e orti. «Con la Soprintendenza – ricordano i consiglieri comunali Stefano Cugini e Luigi Rabuffi (Alternativa per Piacenza) sono già stati affrontati e superati i vincoli monumentali per l’arricchimento dell’area con i servizi citati». Perciò i due consiglieri chiedono interventi mirati per la riqualificazione dei giardini. «Si valuti ogni azione utile, individuate le adeguate risorse a bilancio o attraverso finanziamenti esterni, per riportare il parco giochi (preferibilmente realizzato con materiali naturali) e il chiosco all’interno dei giardini Margherita, allo scopo di attirare famiglie, bambini, giovani e riportare l’area a una fruizione più ricorrente e allargata».  «Venga coinvolta la cittadinanza attiva, la scuola Alberoni, il liceo artistico, le comunità diverse di immigrati e le associazioni interessate nella conoscenza, manutenzione, abbellimento, salvaguardia dei giardini Margherita, con progetti partecipati, per trasmettere la coscienza del luogo come patrimonio comune».