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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Tensioni Russia-Ue, Pollastri: «La Regione si attivi»

Intervento del consigliere regionale Andrea Pollastri sui rapporti commerciali tra Russia e Emilia-Romagna

Un rapporto ormai consolidato quello che lega l’Emilia-Romagna e la Russia, dal turismo, caratterizzato da tantissimi visitatori che hanno compensato il calo delle presenze italiane, all’agroalimentare, passando per l’export di numerose industrie che trovano nel Paese esteuropeo un florido mercato…e il rischio che tutto crolli per le tensioni con l’UE, particolarmente con l’Italia, soprattutto da che Federica Mogherini è a capo della diplomazia continentale e artefice, almeno formale, della linea dura con Mosca. A sollecitare la Giunta Regionale ci pensa Andrea Pollastri (Fi) che invita tutti gli Assessori, anche se in scadenza di legislatura, «a non sottovalutare la crisi internazionale e le pesanti ripercussioni che può avere anche per la nostra economia». Pensando a Piacenza il consigliere sottolinea quanto è già in essere e le prospettive che si stavano delineando con successo. «Tante aziende di raccorderia – afferma - hanno già rapporti consolidati con la Russia, mentre dopo la visita Console Alexander Nurizade nella nostra città, lo scorso gennaio, si stavano  creando le premesse, con Camera di Commercio, Fondazione Gorbaciov e Club di Prodotto Terre Francigene, per sviluppare altre proficue partnership nell’ambito del progetto "Davai Piacenza", in settori come l’edilizia, la meccanica, l’agroalimentare e il turismo. Per altro, come ricordava in quella sede Nurizade, la Russia è ancor più interessante per le imprese piacentine perché, da poco, ha aperto un corridoio doganale che consente loro uno sbocco diretto sui mercati di Kazakistan e Bielorussia».

«Certamente oggi la Giunta – conclude l’azzurro – è indebolita dalla mancanza di un Presidente e distratta dall’avvicinarsi delle elezioni e dalla campagna elettorale, tuttavia la gravità della situazione impone di “stare sul pezzo” e di stringere contatti col Governo, per altro dello stesso colore politico, magari approfittando della visita di Renzi a Bologna, perché, prima di avvallare qualsiasi decisione verso la Russia, tenga in considerazione le ripercussioni che essa può avere, anche per l’Emilia-Romagna e le sue imprese».

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