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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Detenuti e lavoro, Pollastri: «Una risorsa da sfruttare per il territorio»

Pollastri (Pdl): «Una risorsa che consente agli Enti Locali di risparmiare e ai detenuti di avere un'alternativa al carcere che permetta di riappropriarsi del gusto della vita»

“Una risorsa che consente agli Enti Locali di risparmiare e ai detenuti di avere un’alternativa al carcere che permetta di riappropriarsi del gusto della vita”, così Andrea Pollastri, che ha sottoscritto una risoluzione del Gruppo Regionale PdL, per impegnare la Giunta di Viale Moro di favorire la stipula di convenzioni tra Comuni ed Tribunali per l’esecuzione di lavori di pubblica utilità d parte dei reclusi.

Diverse leggi, varate soprattutto dai Governi di centro-destra (D.L. n. 274/2000, L. n. 145/2004, D.L. n. 272/2005, L. n. 120/2010), prevedono che il Giudice di Pace ed il giudice monocratico possano applicare, su richiesta dell’imputato, la pena del lavoro di pubblica utilità in cambio di uno sconto di pena. I Presidenti dei Tribunali, su delega del Ministro della Giustizia, stipulano convenzioni con Stato, Regioni, Province, Comuni o Enti di volontariato, su richiesta di questi ultimi, nelle quali si indicano specificamente le attività in cui può consistere il lavoro di pubblica utilità, i soggetti incaricati e le modalità di copertura assicurativa.

Le attività previste riguardano prestazioni di assistenza sociale, protezione civile (tutela del patrimonio ambientale e culturale, prevenzione incendi, salvaguardia del patrimonio boschivo), custodia di musei, gallerie o pinacoteche, tutela della flora e della fauna, manutenzione di ospedali e case di cura o di beni del demanio (ivi compresi giardini, ville e parchi).

“Questa opportunità – spiega Pollastri – diventa molto interessante per gli Enti Pubblici, che hanno vasti patrimoni da mantenere e scarsità di personale a disposizione. Per loro l’unica incombenza è l’attivazione di una polizza assicurativa che copra coloro che svolgeranno i lavori di pubblica utilità.”

“Molti – chiosa l’azzurro – non sono a conoscenza della possibilità di impiegare attivamente i carcerati oppure hanno dei pregiudizi, spesso infondati, nei loro confronti: l’auspicio, con la nostra risoluzione, è che la Regione svolga un’attività di sensibilizzazione verso Province, Comuni ed Enti di volontariato affinchè diano corso alla normativa, stante il valore, non solo economico, ma anche, e soprattutto, sociale che essa ha.”

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