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Operatore Socio Sanitario, Pollastri: «Va riconosciuto come lavoro usurante»

«Faticoso e che richiede sempre concentrazione ed attenzione, per questo va riconosciuto come lavoro usurante», così Andrea Pollastri (Pdl) che, con un’interrogazione, chiede alla Giunta Regionale «se intenda intervenire presso il Governo per modificare la legislazione vigente»

“Faticoso e che richiede sempre concentrazione ed attenzione, per questo va riconosciuto come lavoro usurante”, così Andrea Pollastri (PdL) che, con un’interrogazione, chiede alla Giunta Regionale “Se intenda intervenire presso il Governo per modificare la legislazione vigente inserendo anche gli Operatori Socio Sanitari ed il personale parainfermieristico che lavora presso case di cura o case di riposo tra le professioni che godono di sconti a fini pensionistici”.

I Decreti 67 e 214 del 2011 hanno rimodellato la precedente disciplina sull’accesso al pensionamento di anzianità agevolato per chi svolge i cosiddetti “lavori usuranti”: per fruire di questi benefici è necessario ottemperare a dei requisiti soggettivi, legati al tipo di lavoro svolto, e dei requisiti oggettivi, inerenti la durata e la frequenza.

Tra i requisiti soggettivi vi è quello di svolgere una delle seguenti tipologie di lavoro dipendente: lavori in galleria, cava o miniera, in cassoni ad aria compressa, svolti dai palombari, ad alte temperature, di lavorazione del vetro cavo, espletati in spazi ristretti, di asportazione dell’amianto, attività svolte con una determinata frequenza nell’orario notturno, addetti alla c.d. “linea catena”, conducenti di veicoli pesanti adibiti a servizi pubblici di trasporto.

“Gli Operatori Socio Sanitari (OSS) ed il personale parainfermieristico che lavora presso case di cura o case di riposo – spiega Pollastri - svolge mansioni particolarmente dure, che richiedono forza fisica, concentrazione mentale, prontezza di riflessi, adattamento al continuo cambio dei turni e viene svolto anche durante l’orario notturno. Per questo ritengo che debba considerarsi un “lavoro usurante”.”

“Inoltre – prosegue - i continui sforzi fisici richiesti, così come le condizioni di forte stress psicologico provocano disturbi patologici, talvolta permanenti, e rendono difficile svolgere quest’attività per un lungo periodo.”

 “Agli  OSS affidiamo l’assistenza dei nostri cari e dei nostri malati – riassume l’azzurro – è, quindi, necessario che possano svolgere al meglio la propria attività nell’interesse degli assistiti che, già di per sé si trovano in condizioni precarie di salute, ma anche dell’operatore stesso.”

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