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Notte alla Camera, umorismo da caserma: e Polledri ci ricasca

Nella lunga notte d'ostruzionismo alla manovra Monti, Polledri si sarebbe accodato al clima da cabaret degli altri deputati del Carroccio: "Non saluto mia moglie perchè dorme. Almeno spero"

Non poteva mancare. Lui non poteva mancare. Già avvezzo a freddure che non s'avvicinano troppo a stiloso humor inglese ("Sotto le braghe potrebbe esserci una bella sorpresa per te", ve lo ricordate con la deputata pidiellina Pino Picierno ad Agorà?), Massimo Polledri, parlamentare del Carroccio, ci sarebbe ricascato. Ancora con umorismo da caserma. 

Il contesto lo permetteva. Montecitorio. L'altra notte. La Lega Nord è impegnata in ostruzionismo a più non posso contro la manovra "lacrime e sangue" di Monti. La discussione arriva fino alle 5 di mattina. Gli stenografi scrivono tutto, ma proprio tutto. A quell'ora, è chiaro che non si può parlare di politica economica. E l'emiciclo, secondo un report dettagliato de Linkiesta.it, si sarebbe trasformato in un cabaret. 

Aprono le danze le spiritosaggini becere su Bocchino e Passera. E va beh. Buonanno fa outing sulla propria ignoranza ("Sono stato bocciato due volte perchè i professori erano comunisti"), la Munerato si presenta in tuta da operaia. E' il turno dell'intervento di Polledri. Poteva esimersi? No. Le cronache raccontano testè di questo spunto: "Mia moglie fa l'infermiera, e non la saluto, perchè sicuramente starà dormendo". Pausa di riflessione (così si dice). "Almeno mi auguro". Tutti giù a ridere. 

Alè. Forse la pressione fiscale non si abbasserà, ma l'ironia all'Alvaro Vitali non manca. 

 

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