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Polledri: contro gli stupri, la nostra provincia si costituisca parte civile

Sì bipartisan alla proposta di una legge anti-stupro che inasprisca le pene per chi usa violenza alle donne. Il deputato del Carroccio, Polledri: “E' una battaglia di civiltà, un segnale importante che vogliamo dare al Paese”

E' consenso bipartisan alla proposta di legge contro gli stupratori. Inasprimento delle pene nel tentativo di scoraggiare chi usa violenza sulle donne. L'aggravante, cioè la reclusione dai sette ai quindici anni, scatta anche nel caso in cui la violenza sessuale venga commessa da un ascendente, da un genitore, anche se adottivo o da un tutore o nel caso in cui il delitto avvenga sul luogo di lavoro con abuso di relazioni di ufficio o di prestazione d’opera. Aumentano gli anni di reclusione fino a sedici, se il fatto è commesso su un minore di dieci anni.

Saranno considerati aggravanti della violenza, anche gli stupri perpetrati ai danni di minori di 16 anni, con l'uso di armi, di sostanze alcoliche, narcotiche o stupefacenti. Più gravi anche le violenze commesse da persona travisata che simula la qualità di pubblico ufficiale, su una persona sottoposta a limitazioni di libertà personale, su una donna incinta, su persona in condizioni di inferiorità fisica o psichica, su un disabile.

“Legge anti-stupri: un atto di rispetto nei confronti delle donne che segna un punto di svolta nella lotta a un crimine vergognoso. Con l'inasprimento delle pene per il reato di violenza sessuale le nostre donne saranno più sicure e garantite e, con loro, l'intera comunità. Violare una donna è violare la comunità. Ora che la nostra Provincia si costituisca parte civile nei processi, visto che il testo approvato a Montecitorio contempla questa nuova possibilità senza il parere preventivo del magistrato”.

Il deputato della Lega Nord, Massimo Polledri plaude al si bipartisan ottenuto dalla proposta di legge che inasprisce le pene per il reato di violenza carnale. Il testo, ora, attende l'approvazione del Senato. Intanto, dalla Provincia, il consigliere del Carroccio, Massimiliano Dosi, presenterà a giorni una mozione in cui chiederà la costituzione di parte civile dell'ente di via Garibaldi, come previsto dalla nuova legge. “Plaudo - commenta Dosi - all'iniziativa del Governo. Era ora che venisse dato un segnale in questa direzione. Il caso-Bianchini, di cui riferiscono le cronache in questi giorni, è solo l'ultimo di una lunga catena”.

Secondo l'ultima indagine Istat, infatti,  sono stimate in 6 milioni e 743 mila le donne dai 16 ai 70 anni vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della vita. Stando ai dati diffusi dall'Associazione telefono rosa, nel 52% dei casi l'autore della violenza ai danni delle donne è il marito o il partner, in ogni caso una persona conosciuta. “L'introduzione di aggravanti specifiche, oltre a rappresentare una presa d'atto del problema, permetterà di assicurare alla giustizia chi si macchia di un crimine così ignobile. Ora non ci saranno più colpevoli che possono evitare la galera" ha concluso Massimo Polledri.
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