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Polledri fuori, la Lega chiede di rivedere le deleghe: «Più peso per noi in Giunta»

All'origine della revoca a Polledri il poco dialogo tra sindaco e assessore, ma non sono state digerite le opinioni del leghista sul progetto Terrepadane. Il commissario Pozzi: «Le colpe non sono solo di una persona». Il capogruppo Cavalli: «Sapevamo che non erano in buoni rapporti, faremo il punto per rilanciare l’azione dell'Amministrazione». Altri assessori a rischio rimpasto? I Liberali: «Vogliamo dire la nostra sulla composizione della Giunta»

I COMMENTI IN CASA LEGA: «RAPPORTI MAI STATI BUONI TRA I DUE»

Massimo Polledri non parla, almeno per ora. «Non dico niente – si limita a dire, interpellato a poche ore dal suo "siluramento" -, qualcosa Stefano Cavalli-4dirò in futuro. Vedremo». Il capogruppo della Lega in Consiglio, Stefano Cavalli, definisce la revoca delle deleghe «un fulmine a ciel sereno». «Era risaputo – commenta Cavalli, dato dai rumors come il papabile sostituto in Giunta in quota Lega - che i rapporti non fossero proprio idilliaci. Ma ci siamo trovati a sapere, tramite un comunicato uscito a mezzogiorno, che il sindaco aveva revocato le deleghe al nostro assessore. Abbiamo la priorità di ritrovarci come gruppo consiliare e come segreteria politica per valutare la situazione, anche con il sindaco e le altre forze politiche di maggioranza. Faremo il punto per rilanciare insieme l’operato della Giunta e valutare anche i nuovi innesti». Quanto ha influito il mancato dialogo tra sindaco e Polledri e quanto hanno inciso le idee di Polledri su Terrepadane? «Credo che il sindaco e l’amico Polledri – risponde Cavalli - avessero due caratteri che poco si conciliavano. Questo era risaputo: molte volte ho dovuto fare da paciere. Credo che il progetto Terrepadane non riguardi assolutamente questa revoca». La Lega chiederà di riavere l’assessorato per un altro suo Corrado pozzi lega-2esponente? «La Lega farà la sue richieste, quelle che le spettano, essendo il gruppo consiliare più rappresentativo, la forza trainante di questa maggioranza. Faremo la nostra richiesta di avere anche altre deleghe, diverse, con maggior peso. Sappiamo che come partito siamo trainanti non solo a livello locale, ma nazionale. Siamo una forza di Governo, non mettiamo certo a repentaglio la Giunta per ottenere una delega, ma vogliamo un chiarimento per tutelare la Lega».

Interpellato sulla vicenda, il commissario provinciale della Lega Corrado Pozzi si dice sorpreso dalla revoca delle deleghe a Polledri, tra l’altro esponente del Carroccio a lui molto vicino. «C’era un’incompatibilità personale – commenta Pozzi - che è sfociata in questo epilogo. È un peccato, perché dal punto di vista della collaborazione si sarebbe potuto fare di più. Le colpe, sicuramente, non sono tutte da ascrivere a un soggetto. Hanno contribuito varie concause a questa situazione». Pozzi però mette un punto fermo. «La Lega deve avere tre assessorati, il successore di Polledri deve essere un leghista. Avremo una discussione interna sul sostituto, valuteremo la figura, anche se poi la nomina poi, ovviamente, spetta al sindaco».

SPUNTANO I LIBERALI

Nella querelle tra il sindaco, Polledri e la Lega s’infilano però i Liberali Piacentini. Il gruppo consiliare – non rappresentati in Giunta Antonio Levoni 2-2-3(Paolo Garetti era nella lista civica dei Liberali, tra i non eletti, ma con lui non c’è mai stato feeling) - che vede protagonisti Antonio Levoni e Gian Paolo Ultori, prende atto della decisione del sindaco e non entra nel merito della stessa, «basata com’è, sul rapporto fiduciario tra sindaco e assessori». Ma i due ci tengono a fare una precisazione non di poco conto. Nella nomina del nuovo assessore, vogliono dire la loro: la decisione non deve essere tutta interna al Carroccio. «A tal proposito – spiegano Levoni e Ultori - si sottolinea che il nostro appoggio esterno alla Giunta si basa anche sulla composizione della stessa. Attendiamo quindi di essere consultati». I Liberali chiedono il posto della Lega? A quanto pare, no. Il rimpasto potrebbe riguardare non solo Polledri. Nelle prossime settimane rischiano di "saltare" altri tasselli dell'Amministrazione - i più chiacchierati sono il civico Paolo Garetti e il forzista Filiberto Putzu - e si potrebbe rivedere in quel caso l'intera distribuzione delle deleghe. Ecco perché il capogruppo leghista Cavalli chiede deleghe più pesanti per il Carroccio e i Liberali pretendono di ridiscutere la composizione della Giunta. 

                                                                                    

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