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Polledri: «Furti e atti vandalici da parte dei profughi al Vittorio Emanuele»

Il consigliere della Lega presenta un'interrogazione al sindaco. «I profughi parcheggiati al Vittorio Emanuele a nostre spese si rendono protagonisti nel parcheggio del Vittorio Emanuele. Non c'è integrazione»

«Da quando il Comune ha deciso di parcheggiare decine di profughi al Vittorio Emanuele sono successi furti ed atti vandalici nel parcheggio dei dipendenti laddove  passano le giornate ad oziare e ad accumulare pezzi di bicicletta». Lo rileva il Consigliere Comunale della Lega Nord di Piacenza Massimo Polledri che ne ha dato notizia in una interrogazione urgente al Sindaco Dosi. «Sarà forse una coincidenza ma, in un parcheggio in cui si accede solo con il badge non era mai successo. Nella Convenzione tra ASP e prefettura si parlava di un  servizio volto a garantire“l'accoglienza emancipante dei migranti in un percorso di integrazione e autonomia nel territorio, ovvero garantire misure di assistenza e di protezione della singola persona, favorendone il percorso verso l’autonomia.  La realtà, agli occhi di tutti è che, questi ragazzi sani e giovani passano le giornate ad oziare, cambiare pezzi di bicicletta e a girare per Piacenza sulle stesse: non mi sembra una grande integrazione.  Se gli si desse in mano una ramazza o qualche altro arnese sarebbe più dignitoso e rispettoso verso la comunità che paga vitto e alloggio. Nella interrogazione si chiede poi quanti siano stati gli stranieri ospitati, quanti gli euro riconsegnati agli stessi alla partenza e  quanti degli ospiti, in percentuale, siano stati riconosciuti poi rifugiati o sottoposti a protezione umanitaria. polledri

Risulta infatti che ad ogni straniero ospitato siano messi a disposizione cinque euro giornalieri che gli vengono poi riconsegnati alla partenza e che solo una parte venga realmente riconosciuta realmente rifugiata. Trovo intollerabile il fatto che, mentre si chiedono i soldi agli anziani per i farmaci di fascia B si destinino soldi per giovani sani e mantenuti gratis. Una beffa ed una ingiustizia».

L'interrogazione urgente orale di Polledri

Premesso che :

in data 20/01/2016 è stato siglato un Protocollo tra Asp, Comune di Piacenza, Prefettura, ASL e Questura, avente ad oggetto l’attribuzione ad ASP, come unico soggetto gestore per la città di Piacenza, di tutto il servizio accoglienza Profughi.

Le finalità di questo servizio sono, a detta del’ ASP : “l'accoglienza emancipante dei migranti in un percorso di integrazione e autonomia nel territorio, ovvero garantire misure di assistenza e di protezione della singola persona, favorendone il percorso verso l’autonomia.”

Sempre secondo l’ ASP “si tratta quindi di un’accoglienza “integrata”, nel senso che gli interventi materiali di base (vitto e alloggio) sono contestuali a servizi volti a favorire l’acquisizione di strumenti per l’autonomia”

Per ogni straniero l’ASP accantona 5 euro al giorno che gli vengono restituiti alla partenza

Considerato

Che nel parcheggio dell’ASP i dipendenti accedono tramite badge e gli “ospiti” invece stazionanoaccumulando pezzi di bicicletta e chiacchierando amenamente tutto il giorno

Che nel suddetto parcheggio non era mai successo nessun atto vandalico o furto mentre invece risulta il furto di una bicicletta, l’apertura forzata di un cofano, più atti vandalici (trovato una gomma con un cacciavite piantato)

Che è legittimo immaginare l’utilizzo di risorse umane e materiali destinate agli ospiti anziani e invece utilizzati per l’ospitalità degli stranieri

Che si parla di profughi genericamente ma solo una parte ha riconosciuto poi lo status di rifugiato

Interroga il Sindaco e la Giunta per sapere

- se siano a conoscenza degli atti vandalici, quali siano e se abbiano individuato i responsabili

- quale sia il percorso di integrazione ed autonomia al di la del girare in bicicletta, fumare sigarette e oziare durante il giorno che intraprendano gli ospiti

- quanti siano stati gli stranieri ospitati, quanti gli euro riconsegnati agli stessi alla partenza

- quanti degli ospiti, in percentuale, siano stati riconosciuti poi rifugiati o sottoposti a protezione umanitaria

- se siano state assunte persone dedicate al servizio stranieri e invece quali e quante risorse utilizzano comuni all’altra assistenza

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