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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Polledri: «I sindaci non devono legittimare le unioni civili»

«Chiediamo a tutti i sindaci di fare obiezione, rispetto alla Legge Cirinnà, che riteniamo essere iniqua, ingiusta e dannosa». E all'appello rispondono i sindaci di Ferriere, Caorso, Ziano e Castellarquato

«Chiediamo a tutti i sindaci di fare obiezione, rispetto alla Legge Cirinnà, che riteniamo essere iniqua, ingiusta e dannosa.» Così il commento di Massimo Polledri (responsabile Famiglia e Identità della Lega Nord) e Corrado Pozzi (vicesegretario nazionale Emilia). Dopo la presa di posizione netta dei sindaci e di alcuni esponenti anche di Forza Italia e Fratelli d’Italia: a Piacenza, si sono già schierati contro le Unioni civili, Manuel Ghilardelli (Ziano), Roberta Battaglia (Caorso), Ivano Rocchetta (Castellarquato), Giavanni Malchiodi (Ferriere), che si sono espressi per l’obiezione di coscienza; oltre ai consiglieri comunali e provinciali, Maria Lucia Girometta (Fi), Tommaso Foti (FdI-An) e Gloria Zanardi. «L’articolo 29 della Costituzione – spiegano Polledri e Pozzi – riconosce i diritti alla famiglia naturale, fondata sul matrimonio. Di fatto, se andiamo a vedere il testo della legge, le uniche differenze introdotte riguardano il nome dell’istituto, il tema delle adozioni (che potrebbe, però, essere scavalcato da qualche sentenza dei giudici) e il discorso della pubblicazione.» Il documento che la Lega sta diffondendo tra sindaci e amministratori ricorda gli obblighi per i genitori inseriti negli articoli 30 e 31 della Costituzione e anche il tema, in quest’ultimo caso, delle misure economiche che la Repubblica dovrebbe mettere in atto, per consentire la formazione della famiglia stessa. «Intendiamo, in questa direzione, mettere in atto – dicono dalla Lega – nei nostri mandati amministrativi, politiche a tutela della famiglia. Preservando e promuovendo il diritto costituzionalmente garantito dei genitori di educare i propri figli. Anche in contrasto con le retoriche “gender” o lgbt, introdotte nelle scuole con il pretesto di superare fenomeni come il bullismo o educare alla sessualità. Il nostro intento – dicono Polledri e Pozzi – è quello di moltiplicare iniziative di sostegno economico a favore della famiglia. Contrastando, inoltre, in tutti i modi la nuova legge sulle Unioni civili, discriminatoria verso la famiglia naturale e le coppie di fatto. Con l’obiettivo di ripristinare l’ordine naturale delle cose, su cui si fonda anche la famiglia sancita come tale dalla Costituzione».

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