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Prc: «La stele in memoria delle vittime dei totalitarismi è un’operazione mistificatoria»

L’intervento di Rifondazione Comunista alla vigilia dell’intitolazione del Comune di Piacenza

«Il collocamento della stele in memoria alle vittime di tutti i totalitarismi è destinata a far discutere a lungo perché è l'ennesimo vile tentativo di accomunare il nazifascismo (a dispetto dei Liberali locali riteniamo il termine "nazionalsocialismo" fuorviante) al comunismo. Non, forse, nelle intenzioni del Comune ma in quelle dell'associazione dei Liberali che, leggiamo, sottolinea proprio questo aspetto. Rifondazione non ha nulla a che vedere con lo stalinismo o con il regime di Polpot, ma riteniamo questa operazione decisamente mistificatoria e antistorica. Già nel momento in cui si parla di "campi di sterminio" riferendosi ai gulag si compie un deliberato errore concettuale accumunando, appunto, il progetto di sterminio razziale dei nazisti all'internamento per fini politici nei campi di rieducazione sovietici. Condannabili, certo, per il trattamento riservato ai detenuti, ma lontani anni luce dai lager tedeschi costruiti per uccidere. Detto questo vogliamo anche fare un piccolo appunto alla Giunta Comunale: sicuramente apprezziamo le parole a favore dei diritti civili e della libertà di pensiero e parola espressi per sostenere questa iniziativa, ma al tempo stesso ci chiediamo perché la stessa Giunta allora si sia mossa in questi anni con altrettanto fervore contro la comunità LGBTQUI+ (arrivando pure a censurare uno spettacolo di Drag Queen e a costituirsi parte civile contro le Famiglie Arcobaleno) o contro gli immigrati. Non sono anche questi degni di aver riconosciuti i propri diritti?».

La Segreteria del Partito della Rifondazione Comunista di Piacenza - Circolo "Rosa Luxemburg"

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