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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Prc: «Pd partito di lotta (tra le correnti) e di (mal)governo della città»

L’intervento di Rifondazione Comunista sulle vicende rifiuti, appalto illuminazione e Asp

«Sosteneva Agatha Christie – scrive il segretario cittadino di Rifondazione Comunista Cesare Maggi - che “un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”; vorremmo estendere questa considerazione a chi gestisce il potere politico piacentino – il PD – per analizzare tre eventi che inquietano Rifondazione Comunista e a nostro avviso rappresentano la “prova” di come la logica del governo fine a se stesso non solo finisca per smarrire i valori, ma anche la capacità di praticare una buona politica con grave danno per tutta la comunità locale.

Appalto Luce:
più che la visibilità stradale ha illuminato lo scontro in atto nel PD. Ci voleva la guerra fratricida e di potere agita fra le diverse correnti di questo partito, per rendere possibile ciò che fino a poco tempo fa veniva dichiarato dagli stessi come impossibile; ossia che con il cambio di gestore il comune avrebbe il beneficiato di un risparmio (in 15 anni) pari a oltre 8 milioni di euro recuperando risorse pubbliche da destinare ai bisogni della città (e quanti ce ne sono). Perché all'improvviso sono caduti tutti quegli impedimenti al cambiamento che venivano pubblicamente giustificati paventando il rischio, anzi la certezza, di dover pagare penali? Le dimissioni del capogruppo PD in Consiglio comunale, presentate per l'atteggiamento ostile alla Giunta di alcuni consiglieri di maggioranza, sono emblematiche e segnano un punto di non ritorno nella compattezza della coalizione e nel presunto buon governo della città.

Appalto Gestione calore/Global Service al pensionato ex Vittorio Emanuele:
le indagini in corso della Procura, al di là dell'esito che verrà scritto, dimostrano anche in questo caso come il Comune - proprietario dell'ASP al 95% - abbia avvalorato un'operazione che costa alla comunità piacentina importanti risorse (oltre 7milioni di € nei 9 anni di appalto) che si sarebbero invece potute destinare al potenziamento dei servizi di cura e di assistenza. Nuovamente il filo conduttore appare la guerra interna al PD, tra attuali ed ex amministratori. E mentre il conflitto correntizio tra sostenitori e detrattori del segretario/premier fa morti e feriti nulla si dice e si fa sulla tanto promessa e necessaria Casa Residenza Anziani. Una struttura che darebbe una risposta importante agli anziani di Piacenza, aiutando tante famiglie non più in grado di gestire le situazioni di non autosufficienza dei propri cari, generando contestualmente lavoro di qualità per tanti giovani disoccupati e un incremento del patrimonio della stessa ASP e quindi dei piacentini (che ne sono i veri proprietari).

Rifiuti:
qualche mese fa si è cercato di farci digerire il conferimento nel nostro inceneritore dei rifiuti dalla Liguria promettendo una riduzione delle tariffe (un vero e proprio scambio “elemosina contro salute pubblica”) quando questo sarebbe già ampiamente giustificato dall'incentivazione della raccolta differenziata (tariffazione puntuale). Ora questi intendimenti vengono gettati alle ortiche dal prospettato aumento pari al 8% della Tari a carico dei cittadini di Piacenza per far fronte ai mancati pagamenti degli evasori (1.800.000 € per il 2016). Tutto ciò è inaccettabile. Anziché combattere con fermezza l'evasione si preferisce tartassare gli onesti. Senza batter ciglio il comune di Piacenza non ha saputo far altro che aumentare la tariffa, non prendendo in considerazione neppure lontanamente l'idea di rivedere al ribasso la remunerazione del servizio al gestore ma lasciando che lo stesso (IREN) continui a fare da prete (gestore del servizio di raccolta) e da chierico (proprietario del termovalorizzatore). Anche in questo caso il Comune di Piacenza fa un uso delle risorse pubbliche non certo a favore dei cittadini bensì della società multiutility.

Tre fatti accaduti quasi contemporaneamente in questi giorni, tre avvenimenti che hanno per protagonista il PD, tre esempi che dimostrano che quando la sinistra perde l'anima smarrisce anche la capacità di praticare una buona politica».


 

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