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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Le magliette per gli assessori: «Una squadra che si spoglia dell’appartenenza politica»

Il sindaco Tarasconi: «Non esiste più il partito o luogo di provenienza per i miei assessori, ma solo quello che faranno per la città». Fiazza (Pd) l'unico che ha già ricoperto incarichi politici. Tre assessori “tecnici”, due provenienti da "Pc Coraggiosa"

«Le ho fatte fare questa mattina, non c’era molto tempo a disposizione. Ma voglio dare agli assessori queste magliette, che hanno davanti lo stemma del Comune di Piacenza e dietro soltanto il cognome. Perché dobbiamo essere una sola squadra». Katia Tarasconi usa questo espediente per sottolineare che non si è soffermata molto a consultare il “manuale Cencelli” nell’assegnare le deleghe. A guidarla è stata il fiuto e il rapporto personale con i diretti interessati. «Ad ognuno di loro – ha detto pubblicamente - chiedo di spogliarsi dell’appartenenza partitica e politica. Non esiste più “chi viene da dove”, ma quello che si fa per la città».

Guardando ai nomi della Giunta, sicuramente il rinnovamento c'è stato. Il solo Christian Fiazza (Pd) viene da esperienze politiche importanti, essendo stato consigliere comunale, presidente del Consiglio comunale e capogruppo dem.

Il Pd sarebbe rappresentato anche da Simone Fornasari, nome non di primissimo piano nelle gerarchie dem. “Piacenza Coraggiosa” da Serena Groppelli (la più votata per la lista più a sinistra della coalizione) e da Matteo Bongiorni (che non era candidato). La civica di Tarasconi è rappresentata da Francesco Brianzi (il più votato della lista) e da Mario Dadati.

Poi, tre “tecnici” non impegnati in campagna elettorale. Il vicesindaco Marco Perini (ma il figlio Francesco era candidato nella civica “Piacenza Oltre”), l’architetto Adriana Fantini e Nicoletta Corvi (vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano e direttrice di Confcooperative).

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I COMMENTI A CALDO DEI NEO ASSESSORI

Dopo Tarasconi, alla Sala dei Teatini, hanno espresso un breve pensiero tutti i protagonisti della sua Giunta. Tutti visibilmente emozionati. D’altronde il tempo per assimilare l’onere e l’onore di diventare assessori è stato poco. Solo nella serata di ieri, 13 luglio, Tarasconi ha trovato la quadra.

Come vicesindaco, ha voluto Marco Perini, già noto nel ruolo di amministratore unico di Asp “Città di Piacenza”. Ma Perini l’ha scoperto solo cinque minuti prima della presentazione della Giunta. «Sono senza parole, sono emozionato. L’incarico che mi viene chiesto è impegnativo. Faccio il commercialista da 30 anni, ho ricoperto il ruolo di amministratore unico di Asp in passato. Il vescovo Adriano Cevolotto ha detto che ciascuno di noi vorrebbe lasciare un segno nella comunità: ecco, ora è arrivata questa opportunità. Spero di creare il feeling giusto per lavorare per la comunità e le persone».

Anche Serena Groppelli, fotografa, era molto emozionata («più oggi che il giorno del mio matrimonio»). «Sono convinta che ci si salvi e si vada avanti solo lavorando insieme. Questa è un’opportunità immensa, ne avrò cura».

«Da anni mi occupo di risorse umane in diverse aziende – ha spiegato Simone Fornasari, noto anche per l’attività di cantautore e musicista – oggi mi occupo dello sviluppo commerciale per una realtà di Bologna. Non potevo non accettare questo ruolo, amo la mia città, ho sempre scelto di stare qui e credo molto nella cooperazione».

Era fuori dai “radar” della politica, fino a poche ore fa, l’architetto, libero professionista e docente a contratto Adriana Fantini. «Piacenza è un gioiello prezioso, la qualità della vita che c’è qui è alta, ci critichiamo molto ma questo è un territorio pieno di risorse. Con grande umiltà e serenità mi metto al servizio».

«A Katia è difficile dire di no – ha detto un emozionato Matteo Bongiorni - anche quando si hanno altri progetti. È stata una chiamata inaspettata. È una Giunta più operativa e meno politica, la campagna elettorale ha generato molte aspettative, lo dimostra la sala di oggi piena. Penso di essere pratico, mi ritrovo nella delega che mi ha assegnato».

L’unico con esperienza politica diretta (cioè eletto in passato) è l'avvocato Christian Fiazza, che ha voluto lanciare un auspicio, ricordando la vittoria dei Mondiali del 1982, della quale ricorreva il quarantennale. «Giocava molto di squadra e ha vinto per quello. Le mie deleghe (alla cultura) sono un patrimonio di questa città, il biglietto da visita e l’anima di Piacenza. Chiamerò sicuramente l’ex assessore Jonathan Papamarenghi che ha svolto un ottimo lavoro, per programmare quello che verrà».

«La proposta della sindaca mi ha sconvolto – ha ammesso Nicoletta Corvi, che dovrà abbandonare la vicepresidenza della Fondazione di Piacenza e Vigevano e la direzione di Confcooperative - perché mi sento una “vecchia signora” che “stava bene dove stava”. Poi ho detto di sì, non si può rimanere nella propria comfort zone. Prometto serietà, integrità, grande impegno».

«Sento un grande onere e una grande responsabilità – è la riflessione di Mario Dadati, insegnante di educazione fisica -. Vengo da una famiglia di sportivi, questo è stato il mio ambiente. Ho sempre vissuto tra i campi da rugby e le piscine, da adesso ho finito ma tornerà negli impianti in un altro ruolo».

«Durante la campagna elettorale – ha concluso il più giovane della Giunta, il 26enne Francesco Brianzi, musicista e docente - siamo tornati ad ascoltare la città e in particolare i giovani. Dobbiamo mantenere una relazione forte con la città per costruire, in particolare per coinvolgere chi non è andato a votare».

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