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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica Coli

Presente e futuro della Valtrebbia, il confronto tra i candidati a Perino

L’associazione “Comitato Terme e val Trebbia” ha promosso un dibattito tra i candidati a Perino (Coli). Il resoconto del confronto

All’incontro con i candidati regionali su problemi e prospettive per la val Trebbia di martedì 21 a Perino (Coli) promosso dall’ associazione “Comitato terme e val Trebbia” e coordinato da Mattia Motta, della Federazione Nazionale Stampa Italiana, hanno partecipato cinque candidati e un pubblico di quaranta persone. Presenti: Massimo Castelli per la lista Emilia-Romagna Coraggiosa, Gloria Zanardi per Fratelli d'Italia, Roberto Pasquali per Bonaccini presidente, Giuseppe Rai per Movimento 5 Stelle e Andrea Pellegrini per Europa verde.

I temi proposti ai candidati riguardavano la qualità della vita nella valle: quali risorse da ottimizzare e quali prospettive di lavoro, accessibilità ai servizi, soprattutto sanitari e contrasto allo spopolamento, cosa incentivare, come vedono il ruolo dell’Unione dei comuni per far squadra nel risolvere i problemi di un territorio vasto. Sul tema risorse tutti convengono che paesaggio, fiume, turismo siano risorse da sviluppare, in grado di contrastare lo spopolamento.

Castelli sottolinea che la presenza dei contadini è la prima tutela del paesaggio in montagna e va sostenuta. Zanardi è per il far rete turismo, Pasquali da vent’anni “cerca soluzioni per far venir più gente” e ampliare la valorizzazione commerciale, mentre Rai ricorda che occorre perseguire un turismo di qualità. Sul punto turismo il comitato chiedeva quali azioni possano sviluppare il turismo lento, quello di chi cammina o va in bici e non può contare su punti tappa. Tra le risorse c’è il fiume, incrocio di interessi molteplici, su cui la regione ha avviato un Contratto tra tutti i portatori di interesse, che però è bloccato. Tutti i candidati sono per concluderlo. Tra i percorsi bloccati c’è quello delle acque termali, mancano due carotaggi per stabilirne la presenza sul terreno di s. Martino. Tutti convengono che le acque termali sono una risorsa, che si tratta di un progetto da completare. Sul come le posizioni divergono. La situazione è nota. L’Unione comuni, che deve effettuare i carotaggi, ha affermato di volerli eseguire, ma il presidente Pasquali da tempo sostiene di aspettare i fondi. Nell’incontro di martedì il candidato Pasquali definisce “fake news” la disponibilità dei fondi. Ora la disponibilità dei fondi è stata data dall’assessore all’ambiente Gazzolo. Abbiamo due amministratori che sui fondi carotaggi si contraddicono: dove sta la fake news? Il comitato aspetta una risposta.

Aspetta anche di esser convocato dall’Unione, come ha chiesto da oltre un mese. Sul tema del lavoro, Castelli ritiene fondamentale un piano di manutenzione territorio, a partire dei boschi, incentivi alle coppie che scelgono di stabilirsi in montagna. Pasquali si ritiene fortunato di avere un imprenditore che dà lavoro a 200 persone (l’azienda Labirio), è per agevolare insediamenti di imprese e per aver collegamenti stradali veloci. Rai precisa che il lavoro dipende dal tipo di sviluppo che si persegue. Non solo strade veloci, ma anche web veloce, banda larga per non esser isolati e poter lavorare. Per Pellegrini il lavoro si crea investendo nelle energie alternative, basta pensare agli interventi di risparmio energetico per la stragrande massa di edifici di classe GFE.  Il comitato fa notare che i lavori presenti in valle sono in gran parte precari e senza tutele. Chi lavora così sopravvive a malapena e pensa come scappare. Zanardi ritiene che le politiche sul lavoro siano di livello nazionale. Secondo il comitato invece ci sono anche leve regionali: la scelta di abbassare l’Irap può essere usata per incentivare i datori di lavoro ad assumere con contratti tutelati. Sul tema accesso ai servizi, Pasquali afferma che il territorio è tutto coperto, che i servizi raggiungono tutti, anziani e disabili e minori, in modo soddisfacente. Inoltre ulteriore aiuto verrà dato dalla Casa della salute. Rai fa notare che l’Os-Co attuale non è un ospedale a tutti gli effetti. Nel piano ospedaliero regionale è declassato. Vede avanzare l’esternalizzazione dei servizi sanitari, e il rischio di un unico vero ospedale, a Piacenza. Pellegrini è per mantenere l’ospedale, punto di riferimento e ampliare l’assistenza domiciliare. Castelli precisa che la Regione non intende privatizzare e lo dice la forte percentuale di servizi pubblici rispetto i privati. Non è la Lombardia: sull’assistenza ha messo molte risorse. Però bisogna cambiare parametri: non possono esser gli stessi in pianura e in montagna. Rai precisa che la privatizzazione comincia col diminuire 82390717_574465503399823_6851168754965938176_n-2progressivamente la funzionalità di un ospedale, lunghe liste di attesa, così che il cittadino è costretto a scegliere tra pubblico e privato. 

Sulla sanità il comitato si chiede se i 650 milioni per la Casa della salute a Bobbio- quando già esiste un Osco sempre a Bobbio - non sarebbe meglio destinarli, data l'estrema frammentazione dei borghi abitati, al decentramento sul territorio dei servizi essenziali (assistenze domiciliari, punti prelievo, farmaci a domicilio, taxi sociale, ecc.) Infine, sul ruolo dell’Unione come ottimizzazione dei servizi sul territorio tutti ritengono incerta la situazione. Il governo sta discutendo cosa fare dell’Unione, afferma Pasquali. I poteri dell’Unione ed i criteri di assemblamento del territorio sono da discutere, secondo Rai. Necessariamente l’Unione deve coordinare servizi come rifiuti e assistenza, per Pellegrini. Castelli ripercorre la trasformazione da Unione montana, funzionante a suo avviso, a Unione. Ribadisce la necessità di ridefinire le prerogative e risorse. Per Zanardi attualmente non c’è integrazione reale tra i vari comuni. E’ un ruolo da rivalutare. Il comitato ritiene che si possano recuperare le capacità operative perse con l'abolizione delle comunità montane. Si può puntare al coordinamento dei servizi sul territorio, se la politica regionale sceglierà di destinarvi risorse. Tutti i candidati, con sfumature diverse, hanno riconosciuto l'importanza dei temi proposti e soprattutto sul contrasto allo spopolamento. Ai cinque candidati che hanno accettato di ragionare sui problemi della valle va il ringraziamento del comitato. Un incontro utile su temi che, anche dopo le elezioni, saranno questioni aperte su cui trovare risposte.

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