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Primo ok in Regione alla legge sulla tutela degli animali. Carini (Pd): “Introdotto il divieto all'uso della catena”

«Fra le novità più qualificanti della nuova legge voglio infine sottolineare la valorizzazione normativa del ruolo della pet terapy o zooterapia e l'introduzione della possibilità per i pazienti e degenti in strutture sanitarie e sociosanitarie di ricevere le visite anche dei propri animali, secondo una precisa regolamentazione».

“Norme innovative e importanti per il contrasto ai maltrattamenti, come ad esempio il divieto all'uso della catena, e per valorizzare a pieno la dimensione affettiva che lega i padroni ai propri animali”. E' una delle considerazioni espresse dal consigliere regionale piacentino del Pd Marco Carini, componente della commissione politiche per la salute e politiche sociali, che ha approvato le modifiche migliorative alla proposta di legge per l'aggiornamento delle "Norme a tutela del benessere animale". Si tratta di un primo sì al provvedimento che giungerà nelle prossime settimane all'esame conclusivo dell'assemblea. 

“Il primo obiettivo delle nuove prescrizioni introdotte – fa notare Carini – è quello del contrasto ai maltrattamenti e alle sofferenze a danno degli animali, anche specificando meglio la loro funzione di compagnia con la nuova definizione di animali da affezione: termine che sottintende un rapporto affettivo ben più marcato rispetto alla semplice 'compagnia', quasi in senso famigliare”.

“Un altro aspetto rilevante della nuova legge – continua Carini – riguarda l'inasprimento delle sanzioni amministrative nei confronti dei trasgressori 'nemici degli animali', con una parte dei proventi che saranno utilizzati direttamente per informare e sensibilizzare, ad esempio, contro gli abbandoni. Viene poi introdotto significativamente il divieto all'uso della catena o di strumenti di contenzione similari, salvo deroghe temporanee, e sono definiti nuovi precisi standard di comfort per gli animali che garantiscano anche in ambito privato le stesse condizioni previste per le strutture pubbliche. Anche per non incorrere più nel paradosso che un animale possa stare meglio in un canile (regolamentato con norme ferree), piuttosto che presso un privato”.

“Fra le novità più qualificanti della nuova legge – conclude Carini – voglio infine sottolineare la valorizzazione normativa del ruolo della pet terapy o zooterapia e l'introduzione della possibilità per i pazienti e degenti in strutture sanitarie e sociosanitarie di ricevere le visite anche dei propri animali, secondo una precisa regolamentazione. Si pensi al valore terapeutico e di sostegno per tutte le persone costrette a lunghe degenze ospedaliere e che fino ad oggi non hanno mai potuto vedere i propri amici animali”.

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