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«Pronta la proposta di investimenti da consegnare al Governo per il Recovery Plan»

Accertamenti in ospedale per Bonaccini, alle prese con una polmonite: «Ora mi sento meglio». E ringrazia il mondo della ristorazione, del commercio e dello sport: «Sconforto comprensibile, come Regione lavoriamo ad alcune misure»

«Nei giorni scorsi ho passato una notte in ospedale per una serie di accertamenti. I risultati, per fortuna, sono stati buoni, con parametri medici nella norma, e già nel pomeriggio ero di nuovo a casa, dove sto proseguendo il periodo di isolamento e le terapie per curare la polmonite bilaterale che mi ha colpito. Mi sento comunque meglio». Così il presidente della Regione Stefano Bonaccini aggiorna sulle sue condizioni di salute. Contagiato dal Covid, il presidente ha una polmonite bilaterale.

«Per chi conosce il mio carattere e come son fatto – aggiunge Bonaccini - sa che per me fermarmi non è facile, tuttavia devo rispettare il riposo che i sanitari mi hanno consigliato, per uscirne il prima possibile. C’è un forte senso di responsabilità che sta continuando a dimostrare la stragrande maggioranza degli emiliano-romagnoli. Da sabato e domenica, infatti, sono in vigore nella nostra regione nuove misure restrittive. Conoscete il mio pensiero: le polemiche non mi piacciono, le trovo assurde in un momento drammatico come questo. E' naturale avere anche visioni discordanti, ma per uscire dalla pandemia abbiamo un'unica strada davanti: lavorare insieme per abbassare il prima possibile la curva dei contagi, svuotare gli ospedali e aiutare medici, infermieri e operatori sanitari, encomiabili ogni giorno. Dando così respiro a loro e continuando a garantire la gran parte delle attività sanitarie ordinarie: in Emilia-Romagna, infatti, stiamo curando tutti, non solo i casi Covid, e questo nessun parametro o algoritmo lo può cancellare. Ma la tenuta della nostra sanità richiede da parte di tutti noi un ulteriore sforzo: dobbiamo rispettare le regole e limitare il più possibile i contatti a quelli strettamente necessari».

«C’è poi un altro ringraziamento che in questo momento voglio fare: ai commercianti, agli esercenti, ai baristi, ai ristoratori, ai gestori di palestre, piscine e società sportive, agli artisti ed agli operatori culturali e dello spettacolo e a tutti coloro che hanno un’attività che hanno dovuto sospendere o limitare. Il vostro sconforto e la vostra preoccupazione sono più che comprensibili, ma in una situazione davvero difficile state dimostrando una maturità e una coscienza civica non scontate. In Giunta siamo al lavoro su misure di sostegno, attraverso fondi regionali, che possano integrare i ristori nazionali. Così come in sede di Conferenza delle Regioni il tema degli aiuti e, soprattutto, della loro velocità di erogazione, è stato posto come priorità assoluta. E penso alle famiglie, che devono sopportare un doppio sforzo: da un lato il disorientamento dei figli, costretti in tanti alla didattica a distanza, quando la scuola è invece presenza, socialità, conoscenza, contatto. Dall'altro, per chi ha genitori anziani, la difficoltà di volerli aiutare, sapendo, però, che la distanza è un elemento decisivo per salvaguardarne la salute».

«Stiamo vivendo un periodo molto difficile. Ma non mi stanco di ripetere che siamo una comunità forte e unita. Continuiamo a fare insieme la strada che resta, certo non breve, sapendo che il vaccino sta per arrivare, e questa è una notizia straordinaria. A breve saranno pronti, per parte nostra, il nuovo Patto regionale per il Lavoro e per il Clima, che vogliamo firmare e condividere con tutte le parti sociali e che segnerà le priorità dell’Emilia-Romagna per i prossimi anni, a partire da una nuova crescita sostenibile che recuperi posti di lavoro e competitività per le imprese. Così come abbiamo già pronta la proposta di investimenti da consegnare al Governo come parte integrante del Recovery Plan, per i futuri investimenti strategici da cui far ripartire la nostra economia: conoscenza e saperi, ambiente, lavoro, welfare. Infine, stiamo accingendoci al confronto con parti sociali e forze politiche sulla prossima programmazione dei fondi europei assegnati alla nostra regione per gli anni 2021/2027. Perché per andare veloci si può andare soli, ma per andare lontano si deve andare insieme. Forza, che ce la facciamo».

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