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Pronto soccorso chiusi, Malvisi (Fi): «Piano scellerato dell’Ausl»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPiacenza

«La sanità piacentina esce fortemente provata da questo tragico periodo ed ha subito una grave alterazione in termini di servizi e organizzazione. Quanto da sempre sostenuto e ritenuto necessario per offrire all’utenza le migliori risposte, è che la sanità dovesse essere radicata sul territorio e che questa fosse la logica da perseguire. Chiudere, tagliare, ridurre strutture, operatori e servizi ha contribuito a questo stato di severa emergenza. E’ stata riconosciuta indispensabile la necessità di investimenti, di assunzioni e di implementazioni, ma ora, nonostante l’emergenza non sia ancora terminata, già si ricomincia a paventare la possibilità di chiusure. Voglio ricordare la chiusura dell’ospedale di Cortemaggiore, oggi struttura in essere con alti costi di gestione ma non utilizzata come nosocomio; l’ospedale di Fiorenzuola in fase di ricostruzione dopo l’abbattimento ma che non verrà mai più attivato come tale. Da ultimo la proposta di chiusura dei Pronto Soccorso della provincia piacentina per lasciarne uno solo a Piacenza nonostante un bacino di utenza pari a quasi 290.000 persone. Disegno già scritto – con poca lungimiranza - anni fa durante una Conferenza Territoriale Socio Sanitaria che sta producendo effetti che il territorio piacentino non accetta. In qualità di Responsabile Provinciale Seniores Forza Italia raccolgo le preoccupazioni dei piacentini che auspicano, a buon diritto, ad una sanità efficiente che dia risposte ai cittadini. Mi auguro che la politica piacentina dica quindi “no” a questo piano decisamente scellerato».

Roberto Malvisi, responsabile seniores Forza Italia

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