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Alla ricerca dei 180 milioni dispersi: Province unite per la "Valle del Po"

Convegno a Parma quest'oggi dell'Upi (Unione delle province d'Italia) per definire un percorso che porti al riottenimento dei fondi di 180 milioni di euro sul progetto "Valle del Po", caduto nel dimenticatoio. Il presidente Trespidi: "Il Po deve essere una questione nazionale. A breve incontrerà i ministri Scajola e Prestigiacomo"

Il presidente Trespidi all'incontro di Parma
Per riottenere i 180 milioni di euro a suo tempo finanziati per il progetto “Valle del Po”, e oggi non più disponibili, occorre l'unità di intenti di Regioni, Province ed altre istituzioni del bacino del fiume. Lo si è ribadito al convegno svoltosi oggi nella reggia di Colorno, in provincia di Parma, su iniziativa dell'Upi Emilia Romagna, per definire un percorso che porti a riottenere i fondi.

Era presente, con parlamentari ed amministratori emiliani, anche il presidente della Provincia di Piacenza Massimo Trespidi, che dell'iniziativa è stato tra i promotori. "Ho concordato con il Presidente dell'Upi Emilia Romagna Vincenzo Bernazzoli l'organizzazione di questo incontro - ha detto -, e, nella mia qualità di presidente della Consulta delle Province del Po, ho chiesto ai presidenti delle altre tre Regioni padane di realizzare analoghe iniziative nelle loro realtà, per giungere ad una seduta di Consulta, che intendo convocare nelle prossime settimane, che affronti il problema su una comune base di informazioni".

"Ho già incontrato il Presidente della nostra Regione - continua -, Vasco Errani, e venerdì prossimo incontrerò il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, con il quale riesaminerò la questione. Da lui, peraltro, ho già avuto assicurazioni in merito: so che a breve incontrerà i ministri Scajola e Prestigiacomo proprio per discutere questo problema, e all'incontro parteciperò anch'io. Ritengo, in ogni caso, che per conseguire l'obiettivo che ci poniamo sia fondamentale che tutti i soggetti e tutti i livelli di governo coinvolti lavorino in sinergia, lasciando da parte ogni interesse corporativo o di altro genere".

Sulla linea del Presidente Trespidi  tutti gli amministratori e gli uomini politici intervenuti. Hanno fatto sentire la loro voce anche due sindaci piacentini di comuni rivieraschi, Giulio Maserati (Rottofreno) e Sergio Montanari (Monticelli). E' importante riottenere i fondi, ha in particolare sottolineato Maserati, per portare a termine la realizzazione di quei progetti (come le piste ciclabili) su cui i Comuni hanno già investito risorse importanti. Non si può fissare un ordine di merito tra i progetti presentati, ha dichiarato Montanari: sono tutti importanti, da quelli legati alla sicurezza delle sponde, in primis, a quelli volti alla valorizzazione delle emergenze culturali del territorio e alla promozione turistico-sportiva.

Era presente all'incontro anche  l'assessore regionale alla difesa del suolo, e presidente di Aipo, Marioluigi Bruschini: se è fondamentale riottenere i 180 milioni, ha detto, è altresì importante che il Po venga riconosciuto come problema prioritario a livello nazionale. L'Aipo, ha aggiunto, ovvierà al mancato finanziamento dei 180 milioni con suoi fondi (12 milioni di euro), per interventi di messa in sicurezza, tra l'altro, della parte bassa del corso dell'Arda.

Su proposta di Bernazzoli, l'assemblea ha approvato una bozza di intesa che prevede il recupero dei 180 milioni muovendo da tre punti cardine: l'unità di intenti tra le istanze interessate, rendere il Po questione nazionale e il riconoscimento, da parte del Governo, della validità del progetto “Valle del Po”.

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