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Giovedì, 28 Settembre 2023
Politica

Galvani: «Patelli ci deve consultare su ogni singolo atto»

Il monito del centrodestra alla presidente della Provincia. La richiesta: inserire il sindaco di Ferriere Oppizzi al posto di Calza nell’ufficio di presidenza della conferenza socio-sanitaria

«Avevamo apprezzato l’atteggiamento iniziale di Patelli, per questo abbiamo deciso di collaborare. Però spero che, quanto successo oggi, non accada più: la presidente della Provincia non ha condiviso gli argomenti del Consiglio provinciale con tutti i consiglieri. Che lei lo voglia o no, siamo la sua maggioranza. Dobbiamo poter incidere da subito, spero che sia stato un incidente di percorso, frutto dell’inesperienza, e non si ripeta». Così Paola Galvani, consigliera provinciale del centrodestra, ha “avvisato” la presidente della Provincia Monica Patelli durante l'ultima seduta consiliare in via Garibaldi. Galvani ha inoltre chiesto di inserire Carlotta Oppizzi, sindaco di Ferriere, nell’ufficio di presidenza della Conferenza socio sanitaria. «Avevamo fatto presente a Patelli questa richiesta, su Whatsapp, ma ci ha ignorato, preferendo Patrizia Calza».

«Se c’è stata mancanza di chiarezza – ha aggiunto la vicepresidente Patrizia Calza - parliamone pure. Si era pensato al mio nome in virtù della mia esperienza da presidente della Ccts». «Mi spiace per l’avvio di questa seduta – ha replicato la presidente Patelli - forse c’è stato un malinteso. Però non mi piace sentire parlare di inesperienza o di mancanza di aperture da parte mia. Non ho portato punti che stravolgono quanto fatto in precedenza, erano già cose che avevamo trattato durante il passaggio di consegne. Se questa è la richiesta, di vedere tutti gli atti insieme, m’impegnerò a farlo. Non ricordavo il nome di Oppizzi, meglio parlarne sui canali istituzionali e non su Whatsapp. Accolgo la richiesta di inserire il sindaco di Ferriere nell’ufficio di presidenza». Al termine del Consiglio provinciale, Patelli ha inoltre rimarcato che tutti e 7 i punti all’ordine del giorno della seduta sono stati approvati all’unanimità: «non avevamo portato in aula nulla di così “stravolgente”, erano tutti provvedimenti già noti». «Le diamo un’altra possibilità», è stata la chiosa di Galvani.

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