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Putzu: «Giochi di prestigio e rosso di bilancio. Più di 3 milioni il disavanzo nel 2018»

Putzu: «L'assessore al bilancio Gazzola annuncia per il 2018 un disavanzo contabile di 3,3 milioni di euro, e di ben 4,3 milioni di euro per il 2019. Ma cos'è se non un buco di bilancio grosso come una casa che viene lasciato alla prossima amministrazione?»

«Già nello scorso inizio di settembre 2016 e solo due settimane fa avevo sottolineato la preoccupante situazione economica del Comune di Piacenza attualmente ancora guidato dal sindaco Dosi e dalla sua Giunta. E puntuale è giunta la conferma dei miei timori. L'assessore al bilancio Gazzola annuncia di preventivare di chiudere in pareggio il 2017, riuscendo a sanare il disavanzo prospettato di 1,8 milioni di euro della spesa corrente con tagli vari. Ma per il 2018 prevede un disavanzo contabile di 3,3 milioni di euro, e di ben 4,3 milioni di euro per il 2019. Il suo commento è: "Nessun buco di bilancio come sempre e nessun aumento delle tasse e delle tariffe nel 2017"». Scrive in una nota il consigliere comunale di Forza Italia, Filiberto Putzu. 

«E dopo essersi vantato di aver confermato la riduzione della pressione fiscale (ma dove? ma quando? ), subito dopo prospetta per la prossima amministrazione "l'ineludibile" aumento della tassazione locale. Ma cos'è se non "un buco di bilancio grosso come una casa" che viene lasciato alla prossima amministrazione? Con l'aggravante che solo il 2 novembre scorso il "rosso" era ipotizzato dall'attuale amministrazione in 1,9 milioi di euro per il 2018 e di 2,3 milioni di euro per il 2018. Importi magicamente lievitati nei previsti 3,3 milioni e 4,3 milioni».

«E l'annuncio viene rilasciato con la massima nonchalance addebitando le cause come al solito ad altri e mai al proprio operato. Ad altri ed i particolare al Governo che, guarda un po', è dello stesso colore rosso dell'attuale Amministrazione. Lamentare la riduzione delle entrate nelle casse comunali non può essere l'unico banale alibi di chi, per l'ennesima volta, si autoassolve senza mettere in discussione le scelte politiche ed economiche che sottendono per larga parte la spesa.  Quanto pesano le scelte politico-ideologiche che hanno determinato i capitoli di spesa del Comune? Quanto pesa sul deficitario bilancio previsto per il prossimo triennio la incapacità di incassare multe e tributi (all'appello mancherebbero 4,4 milioni di euro), canoni di servizi vari e gli indennizzi conseguneti a contenziosi legali persi dal Comune (anch'essi lievitati dai -2,2 milioni agli attuali 3,2 milioni di euro )».

«Non sono questi i "giochi di prestigio" - conclude - che la gente chiede alla politica, ma la fornitura di servizi ed una oculata gestione delle risorse con una spesa proporzionata alle possibilità economiche, pratica ben nota ad ogni normale famiglia. Dopo i "migliori anni" della Giunta Dosi e del suo centrosinistra la nostra amata città si ritrova incapace di vincere le sfide importanti, ferma nel suo sviluppo socio economico e con le casse comunali svuotate».

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