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La mozione

Putzu: «La direttiva europea sugli immobili è una “patrimoniale”»

La mozione di Filiberto Putzu (Liberali Piacentini): «Bisogna scoraggiare l’approvazione di questa norma»

Il consigliere comunale Filiberto Putzu (Liberali Piacentini) ha presentato una mozione urgente sulla direttiva dell’Unione Europea sugli immobili. «Nell'Unione Europea gli edifici ad uso abitativo sembrano essere responsabili di un terzo delle emissioni di gas a effetto serra, ed il loro contenimento con provvedimenti ponderati è certamente auspicabile. È in itinere l'aggiornamento della Direttiva Europea che riguarda le prestazioni energetiche degli edifici, e che tale direttiva prevede classi E dal 2030 e classi D entro il 2032. Affinché un edificio passi alle classi summenzionate, servono consistenti interventi tra cui: cappotto termico interno o esterno, sostituzione degli infissi, nuova caldaia a condensazione».

«L’associazione Nazionale Costruttori Edili (Ance) ha stimato che in Italia su 12,2 milioni di edifici oltre 9 milioni dovranno essere ristrutturati (dato che circa il 75% dei immobili italiani è stato realizzato prima dell'entrata in vigore della normativa completa sul risparmio energetico e sulla sicurezza sismica). Anche Confedilizia da tempo ha sottolineato le problematiche ed i rischi legati alla direttiva Ue sugli immobili così come ora ipotizzata (tensione sul mercato immobiliare, difficoltà nelle compravendite, perdita di valore della stragrande maggioranza degli immobili italiani, aumento dei prezzi delle materie prime e della manodopera specializzata per le ristrutturazioni). Per l'Italia, per Piacenza e per i nostri concittadini proprietari di casa si profila una sorta di nuova pesantissima "tassa patrimoniale", questa volta europea».

«La succitata direttiva europea in fase di approvazione (pare entro la metà di marzo 2023), prevede - come detto- norme che dispongono interventi obbligatori sugli immobili volti a fare scomparire quelli con ridotte prestazioni energetiche, secondo una tempistica troppo ravvicinata e senza prendere in dovuta considerazione le peculiarità dei patrimoni immobiliari dei vari stati membri (unica norma dalla Finlandia alla Grecia, da Oslo a Palermo)». Putzu chiede al Consiglio Comunale di impegnare la Giunta a sollecitare e sostenere il Governo Italiano affinché intervenga per scongiurare l'approvazione di una norma che rischia - così come attualmente configurata - di obbligare la gran parte degli italiani e dei piacentini  ad onerose spese di ristrutturazione del proprio immobile negli ipotizzati tempi brevi, che determina una perdita di valore della stragrande maggioranza degli immobili italiani e conseguentemente un impoverimento generale delle nostre famiglie».

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