Quote latte, Raineri (Lega): «Così la giunta Bonaccini ha preso in giro gli allevatori»
Parole che erano state accolte con un tripudio di applausi e con un sospiro di sollievo e che avevano di fatto bloccato il mercato delle quote. Nessuno, infatti, a fronte delle parole dell’assessore, aveva più ricercato quote in affitto o in vendita per rientrare nella produzione.
Di ieri, invece, l’annuncio del commissario Ue all’Agricoltura Phil Hogan, che anche il nostro Paese sarà interessato dalle multe per lo sforamento della produzione. Ma come? E le promesse dell’assessore? Non era lei che di concerto con il ministro Martina avrebbe risolto la situazione? A parole sì, davanti agli allevatori anche. Nei fatti, invece, no. Ma tanto ormai l’applauso era preso e il danno fatto.
Sì,perché quelle promesse hanno di fatto falsato il mercato e condannato a pagare sanzioni gli ignari e incolpevoli allevatori che hanno l’unica pecca di essersi fidati dell’assessore regionale.
Una vergogna. Così come vergonose sono le decisioni di Bruxelles. Di quell’Unione che ancora una volta decide, anche nell’ultimo anno di applicazione dell’inutile regime di applicazione delle quote latte, di colpire e tartassare gli allevatori.
E ora qualcuno si aspetta forse il ringraziamento perché le multe potranno essere pagate a rate senza interessi? Ma per favore... Quelle multe non dovevano nemmeno essere comminate. Figuriamoci se ci interessa parlare di interessi o no. Se una sanzione non è dovuta perché il sistema in sé è delirante, ecco che gli interessi non sonodovuti e tutto si azzera, Ma non è così. O meglio, lo sarebbe se qualcuno sidecidesse a fare chiarezza su un sistema che ha provocato fin troppi danni eche fino all’ultimo cerca di affossare le nostre stalle.
Aspettiamo ora di vedere se il ministro Martina manterrò gli impegni assunti emanando il decreto col quale viene modificato lo sciagurato Pacchetto Latte varato dall’ex ministro Catania, rendendo obbligatoria la contrattualistica fra le parti, rilanciando l’interprofessione, indicizzando i costi di produzione e assicurando una redditività ai produttori. Sempre che nel frattempo le stalle non abbiano dichiarato fallimento”.
Fabio Rainieri, segretario nazionale della Lega Nord Emilia e vicepresidente del Consiglio regionale dell’Emilia Romagna