Rabuffi: «La moschea una scelta di civiltà. Dalla maggioranza accuse piene di odio»
Il consigliere di “Piacenza in Comune”: «Opizzi non la dia vinta agli estremismi della sua maggioranza»
«In merito alla discussione politica sulla "moschea" della Caorsana, penso che mai come oggi la maggioranza che governa Piacenza abbia perso l'occasione per dimostrare di meritarsi la responsabilità di guidare la nostra comunità. Una comunità multietnica, ricca di valori, di culture e di storie diverse e spesso straordinarie. Tante differenze per un obiettivo comune: vivere in armonia, senza disuguaglianze, senza sfruttamento, insieme. Pregando liberamente, per chi lo vuol fare, il proprio Dio...In questo contesto, un luogo di culto, qualunque esso sia, rappresenta un presidio di pace e di fratellanza. Da valorizzare e non certo da osteggiare. Per questo motivo, gli atteggiamenti vendicativi e accusatori, da parte di alcuni esponenti dei partiti di maggioranza locale - i cui post stanno girando in rete - rappresentano forme di intimidazione inaccettabile nei confronti di funzionari comunali che hanno fatto solo il proprio dovere, supportando le scelte politiche, e consapevoli, di chi ci governa. Intimidazioni e minacce che misurano chi le ha scritte e pronunciate. Or bene, assessore Opizzi, non la dia vinta agli estremismi della sua maggioranza. A quelle accuse, vuote di contenuto e piene di odio, risponda con la forza di chi può rivendicare una scelta di grande civiltà. Pensata e voluta. D'altronde, chi vuole vivere rinchiuso nel proprio guscio autoreferenziale, senza confrontarsi con gli altri, può sempre prenotare un posto sul primo razzo con destinazione Marte. Forse lì, marziani permettendo, troverà gli interlocutori graditi».
Luigi Rabuffi, consigliere di "Piacenza in Comune"