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Raccolta tartufi, Torri (Si): «La palla alla Consulta per la tutela delle modifiche al calendario»

Il consigliere regionale di Sinistra Italiana, critico sulle scelte del piacentino, chiede prima uno studio scientifico per impedire la concentrazione in quel territorio di raccoglitori provenienti da altre province

Le modifiche al calendario unico regionale di raccolta del tartufo e le deroghe locali collegate devono necessariamente essere precedute da un approfondito studio scientifico e da un parere favorevole della Consulta regionale per la tutela e la valorizzazione del tartufo. È Yuri Torri di Sinistra italiana che con un secondo atto ispettivo rivolto al governo regionale, il primo risale allo scorso ottobre, ritorna sul tema della programmazione della raccolta dei tartufi, in particolare per la provincia di Piacenza. L’Associazione nazionale tartufai Italiani di Piacenza, spiega il consigliere, avrebbe richiesto e ottenuto dalla Regione una deroga al calendario regionale che “ha consentito la raccolta del tartufo nero ben oltre il limite del 31 luglio, con un fermo biologico di soli quindici giorni (dal 31 agosto al 14 settembre)”. Una scelta, secondo Torri, che avrebbe provocato “una concentrazione nel piacentino, almeno nel mese di agosto, di raccoglitori provenienti da altre regioni e da altre province dell’Emilia-Romagna”. Nel precedente documento il consigliere riferiva di problemi nell’area collinare di Reggio Emilia, in particolare per la raccolta abusiva del tartufo bianco.

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